Ex Edison aperta entro 20 giorni Ospiterà pure la Protezione civile

Lavori per la ristrutturazione e adeguamento dell’edificio di via Oroboni, alla Caritas il pianoterra Gebbani (Psi): «Non è una priorità per Marghera, ci sono già sette parrocchie che aiutano i poveri»

MARGHERA. «Entro una ventina di giorni finiranno i lavori di ristrutturazione ed adeguamento della ex scuola Edison di via Oroboni, che la Caritas in parte trasformerà in un dormitorio e centro di accoglienza per senzatetto», assicura il presidente Flavio Dal Corso, sottolineando che «anche la Municipalità di Marghera si prepara a sua volta, fondi comunali permettendo, a mettere mano ad un progetto che porterà la parte della struttura di sua gestione a trasformasi in una delle principali risorse per la Municipalità stessa e le sue associazioni».

Sono iniziati a cavallo delle feste natalizie i lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’ex scuola Edison di via Oroboni a Marghera, che il Comune ha concesso in gestione a don Dino Pistolato e alla Caritas di Venezia per la realizzazione di un dormitorio con 24 posti e annessi centro accoglienza e mensa riservata agli ospiti stessi. I lavori hanno subìto un leggero ritardo sui tempi inizialmente previsti per le tempistiche relative all’allacciamento delle nuove utenze, interamente a carico della Caritas, ma entro metà febbraio il centro dovrebbe essere pronto ad accogliere i primi ospiti. Anche la Municipalità, alla quale sono stati lasciati in gestione il secondo piano dell’Edison, parte dell’androne d’ingresso, la palestra e l’ex casetta del custode, è a sua volta intervenuta con i lavori di manutenzione. Entro venti giorni sarà pronta la piccola struttura che ospitava un tempo il custode, che diventerà la nuova sede operativa del Nucleo di Protezione civile di Marghera, mentre all’interno della scuola sono stati sostituiti infissi, parti di finestre e porte ed altri arredi andati rovinati o rubati nel corso degli anni di utilizzo. «Ora aspettiamo il bilancio comunale», dice il presidente Dal Corso «per verificare quanti fondi abbiamo a disposizione per la parte della scuola in gestione a noi, ed eventualmente per richiederne di ulteriori. Le intenzioni sono quelle di usufruire della ex Edison come un’alternativa a quanto veniva proposto all’interno della dismessa Monteverdi, con la creazione di un auditorium, salette per le associazioni e spazi per mostre e conferenze».

La nuova struttura, però, continua a non trovare a Marghera tutti d’accordo. «Anche se l’uso che ne farà la Caritas è positivo e corretto», dice Rubens Gebbani, segretario del Psi locale, «non penso che questo sia il problema più urgente che il nostro quartiere debba affrontare, e basta guardarsi intorno per capire che le priorità dovrebbero essere altre. Oltretutto, data la presenza di sette parrocchie a Marghera, tutte già impegnate nel giusto aiuto ai bisognosi, non vedo la necessità di una struttura centralizzata che potrebbe al contrario rappresentare una difficoltà ulteriore per l’area che gravita attorno a via Beccaria ».

Massimo Tonizzo

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