Ex deposito Actv: prima pietra per il recupero

Al via il progetto già iniziato con la rotatoria tra via Torino e corso del Popolo. Orsoni emozionato: «Da ragazzo ho visto costruire il parcheggio delle filovie». Dal 2015 450 posti auto, market e case

«Sono stato testimone, da giovane, della costruzione del vecchio deposito delle filovie; ora, con gioia, sono testimone di un nuovo ciclo di rinnovamento di quest'area che diventerà, a breve, una delle più belle porte di accesso a Mestre». È soddisfatto il sindaco di Venezia del progetto di recupero urbano dell'area ex deposito Actv di Via Torino, concepito da Cervet, società di promozione e sviluppo immobiliare, su progetto dell'ing. Andrea Berro, di cui oggi è stata posata la prima pietra. Oltre alla rotonda, già funzionante, che ha eliminato il semaforo tra Via Torino e Corso del Popolo e che fluidifica di molto il traffico, nell'area sorgeranno, tra il 2014 e il 2015, il  supermercato Interspar di 2.500 metri quadrati servito da un parcheggio con 450 stalli (previsto a novembre); cinquanta appartamenti (per circa 3.000 metri quadrati) in social housing e una torre alta 75 metri con uffici, negozi, event spaces. Inoltre uno spazio musicale di circa 300 metri quadrati che sarà a disposizione della città.

«È la prima volta», ha detto Giorgio Orsoni riferendosi alla rotatoria appena aperta, «che mi capita di vedere che le infrastrutture pubbliche siano fatte prima dell'intervento privato, segno importante dell'attenzione che viene data proprio alla parte pubblica dell'opera». Il sindaco ha quindi ricordato come nel progetto di recupero la giunta abbia voluto dimezzare i volumi del costruito, «segnale importante di un nuovo modo di vedere lo sviluppo economico della città. Come amministrazione comunale stiamo lavorando con grande attenzione per accelerare il più possibile le pratiche di quegli interventi che favoriscono lo sviluppo della città a favore della collettività».

Presenti alla cerimonia gli assessori comunali alla Mobilità e Traffico, al Commercio, all'Urbanistica; i presidenti delle Municipalità di Mestre – Carpenedo e di Favaro Veneto. L'assessore all'Urbanistica, Andrea Ferrazzi, è intervenuto evidenziando l'importanza del progetto: «Questo è un primo tassello di un lavoro di riqualificazione di aree strategiche di Mestre, sul quale abbiamo accelerato moltissimo dal punto di vista tecnico e amministrativo: il 7 novembre 2013 abbiamo approvato in giunta la variante al piano di recupero urbano; il 20 novembre abbiamo firmato la convenzione; il 15 gennaio di quest'anno abbiamo iniziato i lavori alla rotonda e rispettato i tempi di realizzazione». Ferrazzie ha anche ricordato come l'area interessata dai lavori fino a pochi mesi fa fosse una zona di profondo degrado e molto inquinata, tanto da richiedere un importante intervento di bonifica ambientale.

«Questo intervento – ha concluso l'assessore – va verso la direzione del recupero e della rigenerazione urbana, vero futuro dell'urbanistica, perché si va a costruire, migliorando di molto, là dove si era già costruito, senza occupare suolo vergine”. E ha ricordato, infine, lo spazio musicale, di proprietà del Comune di Venezia che qui sorgerà e che sarà a disposizione dei giovani, delle band, di quanti vorranno esercitarsi: “Una giusta attenzione al mondo giovanile che ha bisogno anche di questi luoghi per vivere al meglio la propria città».

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