Ex Consorzio, via i rifiuti il Comune dà 200 mila euro

Portegrandi. Saranno smaltite da Acegas settemila tonnellate di cenere Il sindaco Grosso: «Domani il Consiglio ratificherà l’accordo con l’azienda»
Di Marta Artico
QUARTO D'ALTINO 25/07/2003 DISCARICA ADIACENTE AL FIUME SILE (C) Bertolin M. richiesto da TOSATTO QUARTO D_ALTINO DISCARICA ADIACENTE AL FIUME SILE
QUARTO D'ALTINO 25/07/2003 DISCARICA ADIACENTE AL FIUME SILE (C) Bertolin M. richiesto da TOSATTO QUARTO D_ALTINO DISCARICA ADIACENTE AL FIUME SILE

PORTEGRANDI. Via i rifiuti dall’ex Consorzio. Domani alle 18 si riunirà il consiglio comunale, che accenderà i riflettori sull’ambiente e tratterà due punti strategici: il primo è il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, il secondo punto all’ordine del giorno, invece, sarà la rimozione, avvio a recupero e smaltimento dei rifiuti depositati nell’immobile dell’ ex Consorzio Agrario che si trova in via Trezze a Portegrandi.

Quest’ultimo, in particolare, è un tema delicato che da anni le amministrazioni che si sono succedute, hanno cercato di risolvere. Una storia complessa e difficile da sciogliere quella del capannone delle Trezze: il Consiglio di Stato l’anno scorso aveva confermato che l’azienda produttrice dei rifiuti avrebbe dovuto immediatamente eseguire la bonifica, per questo l’amministrazione assieme ad Arpav e Asl, aveva iniziato a mettere a punto un piano per concordare modalità idonee in relazione all’attività di smaltimento delle ceneri pesanti e dare indicazioni precise alle ditte coinvolte. Il sindaco, Claudio Grosso, ancora in campagna elettorale, aveva sottolineato la centralità dell’ambiente e la volontà di dare soluzione ad alcuni dei problemi che si trascinavano da anni. Come questo.

«Finalmente siamo al punto zero», spiega Grosso, «domani sera approveremo l’accordo raggiunto con Acegas per la bonifica dei rifiuti depositati nell’ex Consorzio Agrario di Portegrandi. In quel capannone sono state stoccate più di 7mila tonnellate di ceneri in parte depositate nel 1999 con formulari che vengono qualificati con la sigla “rifiuti speciali non pericolosi”, e in parte ceneri depositate abusivamente». Prosegue il sindaco: "L’accordo prevede la totale rimozione delle ceneri da parte di Acegas con un contributo del Comune pari a circa 200 mila euro, pagabili in cinque anni, per la parte depositata abusivamente, cioè non riconducibile a chi li ha introdotti».

Un pagamento dunque, che può essere dilazionato. Il denaro verrà recuperato grazie a razionalizzazioni che il sindaco sta mettendo in campo. Chiarisce: «Una volta svuotato il magazzino, bisognerà provvedere allo smaltimento della copertura in amianto, il vero pericolo per la salute dei cittadini. Le difficoltà dell’amministrazione comunale nella soluzione dell’intera vicenda sono rappresentate dal magazzino sequestrato dal Tribunale e affidato al Demanio dello Stato e l’intera area sotto la curatela fallimentare. Si tratta di un’importante operazione che porteremo a termine alla quale ha collaborato anche la precedente amministrazione, per questo serve il coinvolgimento di tutti i cittadini».

Marta Artico

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