Ex Comet, la protesta in Consiglio

Chioggia. Le operaie attaccano la giunta, poi una lunga discussione sulla Tares

CHIOGGIA. Consiglio comunale a ritmo di stop and go, ma con la maggioranza apparentemente compatta sia sulle questioni propriamente amministrative che su quelle più spiccatamente politiche. Il primo stop ai lavori del consiglio è venuto dalle operaie della Comet. La notizia che ieri sera si sarebbe parlato di “Parentopoli” ha risvegliato la delusione di queste lavoratrici, recentemente licenziate dalla celebre corsetteria, per quello che loro hanno vissuto come un mancato aiuto da parte dell'amministrazione comunale, nel momento del bisogno, a fronte di un presunto “impegno” di alcuni amministratori e politici nelle assunzioni di parenti nelle nuove realtà commerciali sorte, negli ultimi tempi, a Brondolo. Certo la questione, in realtà, è ben più complessa e ricca di sfumature, ma per chi resta senza lavoro prevale sempre l'aspetto emotivo e la preoccupazione per il futuro. Le ex operaie Comet, quindi, sostenute dall'opposizione, avevano chiesto un'inversione dell'ordine del giorno che permettesse di parlare subito delle richieste dimissioni dell'assessore Girotto, ma la maggioranza ha detto no. Anche perché, al di là della contrapposizione ideale tra le due vicende (licenziamenti e assunzioni) la discussione politica non avrebbe detto nulla di nuovo riguardo la vicenda delle operaie Comet. Per loro, comunque, quanto prima un nuovo incontro con il vicesindaco per tenere “vivo” il problema. Il consiglio, quindi è passato a discutere di regolamento Tares. Battibecchi tra la maggioranza (il vicesindaco Maurizio Salvagno (Pd) spiegava che il nuovo regolamento non si discostava granché dal precedente regolamento Tia e si erano evitati aumenti già previsti dalla precedente amministrazione) e l'opposizione (il consigliere Sel Gianfranco Scarpa, invece, sottolineava i maggiori costi a carico delle famiglie di tre o quattro persone, la maggioranza della popolazione). Gli emendamenti proposti da Scarpa, così come quelli di Gilberto Boscolo (M5S), tendenti ad aumentare le agevolazioni a favore di persone in condizioni particolari (che vive a lungo fuori Chioggia, chi è ricoverato in Rsa, chi smaltisce per conto proprio, ecc.) sono stati tutti respinti dalla maggioranza. Verso le 20.30 nuovo stop: è ora di cena e qualcuno deve buttare anche un occhio alla partita della Juve. Si riprende alle 21.30, ma la discussione su Parentopoli non arriverà prima di mezzanotte.

Diego Degan

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