Ex Casinò, il progetto è pronto, la ristrutturazione resta in bilico
LIDO. Futuro incerto per la ristrutturazione dell’ex Casinò del Lido, fino all’altro ieri una delle sedi della Mostra del Cinema. Subito dopo la fine del Festival - già nel mese di settembre - dovevano in teoria iniziare i lavori di ristrutturazione, con il progetto già approvato dal Comune e condiviso della Biennale e finanziato attraverso i fondi già stanziati dal governo Gentiloni con il Bando periferie.
Quasi 13 milioni e mezzo di euro per la manutenzione, il riuso e la riqualificazione del palazzo. Quattrocento giorni di lavoro previsti per sistemare l’area davanti all’ex Casinò e al Palazzo del Cinema al Lido con la rifunzionalizzazione degli 11 mila metri quadri dell’ex Casinò e l’ottimizzazione degli spazi tecnologici.
La giunta Brugnaro ha approvato già a giugno il progetto definitivo, finanziato per 10 milioni e 75 mila euro dal Programma straordinario per le periferie del Governo. Gli altri 3 milioni e 300 mila euro arrivano sempre dallo Stato, grazie al Patto per Venezia, firmato dall’ex premier Matteo Renzi.
L’intervento - in due fasi - dovrebbe comportare il rifacimento dell’impianto elettrico e la realizzazione degli ascensori, esterni. All’interno cambierà anche la destinazione degli spazi del terzo piano che, da sale conferenze, diventeranno anche luoghi per le proiezioni.
Un uso misto - congressuale durante buona parte dell’anno e cinematografico quando a usare gli spazi sarà appunto la Biennale per il suo Festival - ma tutto ora è stato bloccato con la decisione del governo Conte (a guida della nuova maggioranza Cinque Stelle-Lega) di bloccare appunto tutti i fondi già stanziati con il Bando per le Periferie, compresi quelli per l’ex Casinò.
Brugnaro ha ribadito anche in questi giorni che sulla partita dei fondi per le periferie - che riguardano altri interventi essenziali per la città come il completamento della nuova Cittadella della Giustizia di Piazzale Roma - non intende darsi per vinto, soprattutto per i progetti già definiti come l’ex Casinò.
Una parziale apertura è arrivata dal ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli (in quota Cinque Stelle), che sarà di nuovo a Venezia giovedì e che già pochi giorni fa in visita al Festival ha dichiarato: «Suggerisco al sindaco di Venezia di venire a Roma e di discutere le proposte di finanziamento della ristrutturazione del Palazzo del Casinò. Avrà il ministro accanto nel capire quale è la visione della città e le decisioni che il Comune intende prendere per dare respiro alla città di Venezia».
È proprio quello che il sindaco avrebbe intenzione di fare, non escludendo in caso di rifiuto anche «mosse» legali come un decreto ingiuntivo per chiedere al Governo il versamento dei fondi previsti dalla convenzione già firmata. Ma intanto i lavori all’ex Casinò aspetteranno. —
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