Ex base militare diventa un’area verde pubblica

Scorzè. La superficie militare nata durante la guerra fredda è ora luogo di relax Il consiglio comunale si era opposto a metterla a disposizione dei profughi 
SCORZÈ. Dallo scorso fine settimana, il comune di Scorzè ha uno spazio in più dove trascorrere dei momenti all’aria aperta. È la ex base missilistica di Peseggia, che si vociferava a inizio anno potesse ospitare anche dei profughi ma il Consiglio comunale si era opposto per renderla fruibile alla comunità. Così è stato, da sabato scorso, anche se domenica l’ingresso è stato interdetto sino al tardo pomeriggio per lasciare spazio all’iniziativa di un’associazione. Per questo in municipio stanno pensando di stilare un calendario sugli usi che ne saranno fatti nelle settimane successive. Si tratta di 18 ettari di superficie dismessa ancora nel 2009 mentre non si registra alcuna attività dal 1996. Nata ai tempi della guerra fredda, serviva a proteggere la zona attorno a Mestre e Porto Marghera. I lavori di costruzione partirono nel 1963 ma fu aperta solo cinque anni dopo, mentre la Nato la rese operativa nel 1969. Al suo interno operarono ufficiali, sottoufficiali e militari di leva della quinta batteria missili contraerei. Attorno, le 2 mila famiglie hanno percepito per anni delle indennità. Avevano diritto al rimborso tutti gli immobili, terreni e fabbricati che avessero una rendita catastale all’interno di un raggio di un chilometro e mezzo dalla recinzione attiva. Il primo passo verso la consegna dell’ex base al Comune si era vissuto il 22 aprile 2014, quando il Ministero competente aveva dichiarato che quella zona «non riveste interesse ai fini istituzionali della difesa». Un mese dopo, la Direzione centrale gestione patrimonio immobiliare dello Stato dell’Agenzia del Demanio concesse il via libera al trasferimento, a titolo non oneroso e il 29 settembre di due anni fa il Comune approvò una delibera per averla, senza sborsare un euro. Ora è divenuto un parco pubblico – con tutte le tutele del caso – il cancello rimarrà aperto, mentre la sbarra resterà abbassata per evitare che ci entrino auto o altri mezzi. Poiché non è illuminato, dal municipio invitano a fare attenzione nelle ore serali; non a caso, si è deciso di fare una prova per capire come i cittadini “interpretino” l’area: se ci dovessero verificare situazioni di pericolo, sarà chiuso. È vietato camminare al di fuori dei percorsi asfaltati, entrare negli edifici della ex base, arrampicarsi sulle altane, torri di guardia e recinti esterni. Ovviamente non si potranno abbandonare ogni genere di rifiuto e avvicinarsi alle zone pericolose.

«Siamo però sicuri che con un po’di attenzione» scrive il sindaco Mestriner su Facebook «potrà essere usata da tutti».

Alessandro Ragazzo

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