Evade dai domiciliari ritorna in carcere
MEOLO. Antonio Rosin torna in carcere a Venezia. Il 59enne di Meolo, che ha aggredito e rapinato la titolare del Roxy Pub di Fossalta di Piave, era ai domiciliari, ma è evaso ed è stato subito individuato dai carabinieri durante i controlli. Appena tre giorni dopo gli arresti domiciliari nella sua abitazione a Meolo, nel tardo pomeriggio di giovedì è tornato in carcere a seguito di un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale Ordinario di Venezia.
Era accusato del reato di rapina, danneggiamento e lesioni personali dopo che, alle cinque del mattino, aveva fatto irruzione al “Roxy Pub” in pieno centro a Fossalta, costringendo la titolare a consegnargli tre pacchetti di sigarette e del denaro dopo avere infranto la vetrata della porta di ingresso con la maniglia che aveva poco prima staccato. Dopo la convalida dell’arresto era stato trasferito alla sua abitazione, in regime di arresti domiciliari. Ma l’uomo è uscito di casa per farvi ritorno più tardi. I carabinieri di Meolo, che avevano eseguito gli opportuni controlli, avevano dunque inviato una dettagliata relazione alla Procura della Repubblica di Venezia che, constatata l’incompatibilità del regime di custodia cautelare in atto con la personalità del soggetto, ha richiesto al giudice un aggravamento della misura a favore della detenzione in carcere. Per tale motivo Antonio Rosin è stato prelevato dai militari della stazione di Meolo e del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Donà e quindi trasferito alla Casa Circondariale di Venezia dove è rinchiuso.
Un anno fa Rosin si era anche barricato in casa con un fucile durante un controllo dei carabinieri che lo avevano individuato quale autore di atti osceni segnalati nella zona della stazione dei bus a San Donà. (g.ca.)
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