Europa Nostra al Ducale premia i Comitati privati

il premio
«È una giornata di festa, un riconoscimento per il lavori dei comitati per la salvaguardia di Venezia. Ma adesso una riflessione è d’obbligo: quale Venezia vogliamo preservare? Quella del turismo mordi o fuggi o la città vitale? Insieme al Comune dovremo meditare su questa questione». Il presidente dei Comitati privati internazionali Marcello del Majno lancia così la sua riflessione nel giorno in cui i Comitati ricevono a palazzo Ducale il prestigioso riconoscimento di Europa Nostra per la loro attività. In 52 anni, dopo l’alluvione del 1966, i comitati hanno realizzato oltre mille interventi. Somme messe a disposizione dai privati, servite per il restauro di chiese e opere d’arte, ma anche di singoli oggetti dell’immenso patrimonio culturale veneziano. A coordinarli dall’inizio lady Frances Clarke, moglie dell’allora ambasciatore inglese in Italia. Ieri mattina nella sala del Piovego a palazzo Ducale, la consegna del premio Europa Nostra Award 2018. «Era già stato consegnato a Berlino, nella cerimonia ufficiale del giugno scorso». «Ma Europa Nostra ha voluto rinnovare la consegna a Venezia, luogo d’azione dei comitati», ha detto il vicepresidente dell’associazione Giordano Zeli, «premiando una attività di oltre cinquant’anni».
«Questa associazione è un esempio di buona prassi», ha detto nel suo messaggio il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli. Era atteso per il discorso introduttivo, ma è stato trattenuto a Roma per votare in Parlamento. Davanti alla porta della Carta lo aspettavano alcuni esponenti dei comitati della Vida. Un appello è stato lanciato al ministro anche dagli altri comitati su Arsenale, Lazzaretto Vecchio e Grandi Navi. —
A.V.
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