Etilometro nei locali, pochi sanno che c'è
Alla mezzanotte di domenica, è entrata in vigore l'ultima legge sulla sicurezza stradale. I gestori di Mestre: "Una legge inutile"
MESTRE. Gestori pronti, clienti un pò meno. Alla mezzanotte di domenica, è entrata in vigore l'ultima legge sulla sicurezza stradale per evitare la guida in stato di ebbrezza. Questa impone alle attività che chiudono dopo le 24 e vendono alcolici, di mettere a disposizione dei clienti un etilometro per la misurazione del tasso alcolemico, oltre ad affiggere le nuove tabelle all'entrata, all'uscita e dentro il locale. Alcuni commercianti, in attesa di installare l'etilometro, propongono dei sacchetti monouso, al costo di un euro, nel caso in cui i clienti chiedano di sapere il loro livello prima di mettersi al volante.
La prima notte tra Mestre e Mirano è filata via liscia, ma mentre a Mestre i gestori si dicono contrari al provvedimento, nella seconda sono favorevoli. I clienti di Mestre hanno del tutto snobbato la richiesta di sapere il loro tasso alcolemico, a differenza di Mirano, dove dei ragazzi si sono fatti avanti per sapere quanto avevano bevuto. «Ho i sacchettini usa e getta - dice Alessandro Trovò del "Lee Cooper's" di piazzale Candiani a Mestre - ma questa legge è del tutto inutile. Non serve davvero a niente. E' l'una e mezza di notte e nessuno ancora mi ha chiesto di verificare il tasso alcolico e credo che neppure me lo chiederà. Si è fatta poca informazione su questo provvedimento, ma diciamolo chiaro: se una persona vuole guidare, non beve. E questo lo sa molto bene».
Dello stesso avviso pure Maurizio Buccaro del «Mc Onor» di piazza Ferretto a Mestre. «Siamo in regola - risponde - altrimenti ci multerebbero ma credo che sia una stupidaggine. I clienti devono essere responsabilizzati e il 90 per cento di loro, neppure sa che la legge è entrata in vigore».
Diversa l'aria che si respirava alla movida di Mirano, con i locali pieni zeppi come un uovo fino a tarda ora. Qui, invece, commercianti si sono detti favorevoli alla legge sulla sicurezza stradale. «Si deve dare la possibilità a un cliente - dice Riccardo Frezza del locale "alle Botti" - di sapere se è in grado di guidare o meno. Consente di garantire l'incolumità per sé e per gli altri». Anche il collega Eddy Giora del «Camalera» la pensa allo stesso modo. «Da diverso tempo - rivela - abbiamo i sacchetti mono uso. Viste le recenti restrizioni del codice stradale, è una legge che approvo. In passato ci sono stati dei clienti che mi hanno chiesto di conoscere il tasso alcolemico. Succederà anche stavolta».
I ragazzi della movida approvano la legge ma quasi nessuno ne era a conoscenza dell'entrata in vigore. «Non ne sapevo nulla - spiega Andrea Monchin - ma sono favorevole. Temo, però, che i cartelli all'interno dei locali, saranno letti dall'uno per cento delle persone. Con i miei amici siamo d'accordo da tempo: chi ha bevuto, non guida. Se qualcuno ha alzato il gomito e vuole mettersi al volante, va a casa da solo». Una minore di Spinea, presente in piazza a Mirano sabato sera, rivela che se alza il gomito, chiama i genitori a venirla a prendere. «Non sono una ragazza che beve tanto - commenta - ma se dovesse capitare, chiamo mia mamma. Ma sapere in che condizioni ci si trova prima di mettersi alla guida, è importante. L'etilometro nei locali è utile». Anche nel comune di Santa Maria di Sala ci si è messi in regola con la legge. «Abbiamo la macchinetta già da un pezzo - commenta Andrea Tramonte del «Woodoo child pub» - ed è una cosa giusta. Più di un cliente ci ha chiesto di farne uso in passato, perché si rende conto se può mettersi al volante o meno. E' solo una questione di sicurezza per tutti, che considero molto importante».
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