Etilometro da smartphone Il progettista è di Caorle
CAORLE. «Prodotti e servizi per migliorare la vita». Fabio Penzo e Marco Barbetta – 27enne di Caorle il primo, 26enne di Piove di Sacco il secondo – si sono conosciuti alla facoltà di Ingegneria. «Abbiamo chiacchierato molto tra noi» spiega Fabio. Discussioni costruttive, al punto che a inizio 2013 decidono di fondare una società (2045 Tech Srl) perché nel frattempo hanno avuto un’intuizione che è diventata tecnologia e prodotto: un’etilometro da applicare allo smartphone in grado di misurare la concentrazione di alcol nel sangue. Un’idea che, nell’arco di un anno, ha fatto molta strada. Al punto che è riuscita a catturare l’attenzione di un colosso come Vodafone e che nei prossimi giorni sarà presentata al Ces di Las Vegas, una delle più importanti fiere mondiali dedicate dell’elettronica.
«Divertendosi si possono fare scelte più consapevoli» dice di Floome Fabio che si occupa di strategia, marketing e finanza. «Attraverso un oggetto che piace e con un design accattivante si può svolgere anche una funzione educativa». Sui prototipi si è proceduto a validare la tecnologia, attraverso test all’università, e una volta riscontrata la sua precisione Floome è stato brevettato.
«Si collega attraverso la presa audio del telefono e si soffia. Il dispositivo ha lo stesso sensore degli apparecchi in dotazione alle forze dell’ordine che viene “letto” dallo smartphone attraverso un’apposita applicazione da scaricare sul telefono (Ios, Android e Windows)» spiega Penzo. Bisogna impostare peso, sesso, altezza, età e poi, se si è alzato troppo il gomito, Floome intima di non mettersi alla guida. Attraverso l’app di Floome si può poi chiedere un taxi, chiamare o inviare un messaggio agli amici (con geolocalizzazione) e cercare i locali presenti in zona per, ad esempio, mangiare qualcosa. L’app, infatti, calcola anche quanto tempo occorre per far rientrare il tasso alcolemico nei limiti di legge. Floome, «un prodotto interamente made in Italy» ci tiene a precisare Penzo, sarà in vendita da metà gennaio sul sito e nella rete vendita di Vodafone (49 euro il prezzo promozionale).
«Siamo partiti investendo, di tasca nostra, 6mila euro. Poi Vodafone ha intercettato il nostro sito internet e da quel momento abbiamo svoltato». Il colosso della telefonia, infatti, ha supporto lo sviluppo attraverso Vodafone xone, l’acceleratore di imprese che offre alle startup la possibilità di portare i propri servizi nei mercati Vodafone in Italia e nel mondo.
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