Estate al mare, a Bibione le prove tecniche: ombrelloni distanziati a 8 metri

Le prime simulazioni. Michielli (Confturismo) preoccupato: «Temo che dal 4 maggio ci saranno solo aperture parziali»

BIBIONE. La città di Bibione riparte e posiziona i primi ombrelloni sulla sabbia. Sta accadendo, a sorpresa, nelle zone di Bibione Pineda e Lido del Sole, in tratti di spiaggia dove operano alcune agenzie, che mandano lì i loro clienti, turisti che scelgono di trascorrere la vacanza in appartamento. Le concessionarie Bibione Spiaggia e Bibione Mare si stanno già muovendo, rispettando una cadenza “normale”. Infatti è proprio questo il periodo in cui si “piantano” i primi ombrelloni, per accogliere i turisti ancora prima della Pentecoste e delle feste di metà primavera, tanto care soprattutto ad austriaci e tedeschi.

Ebbene a pubblicare perla prima volta le foto degli ombrelloni in spiaggia è stata l'Agenzia Sole, che ha voluto condividerle con i propri clienti. Dalla Bibione Spiaggia hanno confermato il livello di distanziamento tra un ombrellone e l'altro, che è di 8 metri. A piazzale Zenith però in pieno centro, si sta lavorando per preparare le attrezzature. «Si tratta di disposizioni che tengono conto dei distanziamenti e crediamo che alla fine questa sarà la scelta ottimale» hanno spiegato dall'agenzia. Il social media manager di Agenzia Sole si è poi sbilanciato sottolineando che le tariffe per il posto sotto l'ombrellone saranno identiche a quelle del 2019. In realtà non è stato ancora deciso e manca l'ufficialità. Esiste, questo sì, l'idea che i concessionari delle spiagge possano contenere al massimo la tariffa, per agevolare i turisti che usufruiranno del servizio.

Interpress/Mazzega Venezia, 24.01.20174.- Regione Veneto, Gianluca Forcolin con i Sindaci del Litorale Veneto.- Nella fotoPasqualino Codognotto
Interpress/Mazzega Venezia, 24.01.20174.- Regione Veneto, Gianluca Forcolin con i Sindaci del Litorale Veneto.- Nella fotoPasqualino Codognotto


Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto, non nasconde la preoccupazione per una stagione che rischia di non decollare. «Parlo con i rappresentanti del Governo tre volte al giorno» specifica Michelli che gestisce una struttura ricettiva proprio a Bibione Pineda «Ebbene il nostro Presidente del Consiglio avverte la pressione del suo comitato scientifico. Se qualcuno degli esperti dice di sì anche Conte dice di sì. Non stupiamoci dunque del fatto che dopo il 4 maggio le aperture saranno soltanto parziali. Conte ha l'ultima parola, ma decide solo dopo aver consultato gli scienziati».

L'incertezza attuale non ferma però i concessionari, e non solo loro. Infatti Bibione Spiaggia e Bibione Mare si appoggiano anche sulle aziende dell'indotto. Tra questi ci sono le fabbriche che confezionano i teli degli ombrelloni, e le aziende del settore del mobile che procurano i materiali lignei per le cabine e anche per i pali di sostegno degli ombrelloni. Aver posizionato gli ombrelloni in questo momento di piena emergenza rappresenta un segnale di ottimismo.

C'è ottimismo anche nella realtà balneare più vicina. Federalberghi Caorle, società nata da pochi mesi, ha fatto compilare un questionario ai suoi associati. I quali specificano che c'è voglia di mare e voglia di vacanza, da maggio e finanche a ottobre. L'allungamento della stagione potrebbe essere una delle soluzioni. Infatti sono pervenute nelle ultime settimane, richieste di prenotazioni per i mesi di luglio, agosto, settembre e appunto ottobre. I clienti vogliono organizzare le vacanze e danno fiducia a Bibione e Caorle. Con queste credenziali sarà cura degli operatori e anche delle amministrazioni intercedere per una svolta positiva presso il governo.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia