Espropri da cinque milioni per finire la nuova Vallenari bis

Il Comune avvia le pratiche per acquisire i terreni per i cantieri del secondo lotto, tra Favaro e Bissuola Sono previsti a giugno ma pesa l’incognita del contenzioso tra la ditta vincitrice e la seconda arrivata
Di Mitia Chiarin

FAVARO. Il secondo tratto dei lavori della nuova Vallenari bis, la viabilità che consentirà di andare da Favaro a via Vespucci, tagliando per l’area di Bissuola, potrebbe vedere il via ai cantieri entro giugno-luglio di quest’anno. Dopo mesi di silenzio, entrato in funzione il primo lotto che oggi collega via Martiri della Libertà, prima del sottopasso di Favaro, con via Triestina, tagliando via Gobbi e arrivando con un sistema di rotatorie fin all’ingresso del parcheggio del deposito del tram, sempre vuoto, si torna a parlare dei cantieri da 17 milioni e mezzo di euro (finanziati dal mutuo con la Bei) per la seconda tratta di lavori che interesserà Bissuola. Due le incognite, la prima è la “guerra” di ricorsi innescati dalla impresa arrivata seconda nella gara d’appalto e che dopo aver perso il primo turno al Tar, punta ad un ricorso al Consiglio di Stato contro l’impresa che ha vinto l’appalto. E poi i tempi degli espropri, valore massimo 5 milioni e mezzo di euro, la cui procedura è iniziata alla fine di dicembre 2013 con la comunicazione da parte degli uffici del Comune del via al procedimento di dichiarazione di pubblica utilità dei terreni da espropriare. Coinvolti sono 44 tra privati proprietari di piccole porzioni di terreni, imprese di costruzione, finanziarie, aziende e pure una parrocchia (quella di Santa Maria della Pace di Bissuola per 26 metri quadri di area) interessati al passaggio del tracciato della nuova strada che passerà dietro il Peep di Bissuola e il polo scolastico del rione Pertini e sbucherà all’incrocio tra via Sansovino e via Vespucci. Per le società costruttrici del secondo Peep è previsto un accordo bonario, che potrebbe ridurre l’importo di spesa degli espropri.

Se tutto va come previsto, entro febbraio viene approvato il progetto definitivo della nuova viabilità dal Comune di Venezia e vengono controdedotte le osservazioni dei privati interessati dagli espropri (che hanno a norma di legge trenta giorni di tempo per opporsi o meno alla procedura del Comune di Venezia). Successivamente si potrà firmare il contratto con l’impresa che si è aggiudicata i lavori e che avrà circa tre mesi di tempo per la progettazione esecutiva della nuova strada. Entro giugno potrebbero, quindi, partire i cantieri ma molto dipende dal contenzioso sull’esito della gara d’appalto, dicevamo, e dalla “guerra” di ricorsi e controricorsi tra la seconda aggiudicataria dei lavori e l’impresa vincitrice. È questa, dicono negli ambienti comunali, l’incognita che potrebbe frenare il via ai lavori per la conclusione di una viabilità che si sta rivelando molto utile per alleggerire il traffico nelle zone toccate dal tracciato del tram. Con un nuovo collegamento viario tra Favaro e Bissuola, via San Donà e via Ca’ Rossa saranno sgravate dal traffico di attraversamento.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia