Esplosione di una bottiglia di ammoniaca, militare ferito

MESTRE. Una bottiglia di ammoniaca, lasciata aperta all'interno di una scatola di cartone, e abbandonata all'interno del sottopasso della stazione che collega Mestre a Marghera, ha ustionato lunedì sera un lagunare impegnato nei controlli in città. Il lagunare fa parte del Reggimento Serenissima impegnato nei controlli del progetto "Strade sicure".
In un primo momento si temeva fosse esploso una sorta di ordigno rudimentale, ma poi con il passare delle ore, si sono compresi meglio i contorni di questa vicenda.
L'esplosione c'è stata, causata dalla bottiglia di ammoniaca, ha precisato ai giornalisti il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ma al momento "non si tratta di un episodio di terrorismo", ha precisato spiegando che le indagini sono ancora in corso e tutti le ipotesi sono al vaglio degli investigatori ma l'episodio sembra riconducibile più che altro, al momento, allo stato di degrado in cui versa l'area del sottopasso, "frequentata da tossicodipendenti", ha precisato il procuratore capo che ha riunito la stampa nel suo ufficio per "tranquillizzare l'opinione pubblica".
Il militare, impegnato nei controlli con un collega, quando ha spostato con il manganello la scatola di cartone è stato investito da uno schizzo di ammoniaca che gli ha ustionato parte dell'avambraccio. Questo in conseguenza del fatto che la bottiglia di ammoniaca è esplosa provocando una fiammata per accumulo di gas.
Il lagunare è stato subito medicato con l'utilizzo di una speciale crema. Per lui non si è reso necessario neanche un giorno di riposo ma sarebbe stato portato al pronto soccorso per accertamenti clinici nella serata di lunedì. Ad esplodere, ha precisato Cherchi, è stata la bottiglia abbandonata, una confezione anonima e priva di etichette.
L'acido, molto probabilmente, era stato abbandonato da alcuni spacciatori. L'ammoniaca viene infatti utilizzata per la produzione del crack.
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