Esplosione del bancomat danni per 80 mila euro
MIRA. È caccia ai banditi che giovedì notte hanno fatto esplodere il bancomat della Banca Popolare di Vicenza a Mira Taglio. Intanto si contano i danni dell’esplosione e per le case e le auto che erano in sosta ci sono danni per decine di migliaia di euro. Una prima stima calcola danni complessivi a auto ed edifici che si aggirano sugli 80 mila euro.
La tecnica utilizzata è stata quella classica per questi tipi di colpi. I banditi hanno saturato di gas acetilene (forse troppo) il bancomat e poi si sono posizionati con calma per far detonare la miscela, ponendosi a distanza di sicurezza. Alle 3.20 il botto. Il bancomat è andato in mille pezzi e i frammenti d’acciaio si sono conficcati a decine di metri di distanza nei muri esterni delle case. I banditi a quel punto hanno agito in tutta velocità.
Un gruppo di 4-5 persone ha raccolto in fretta il denaro e lo ha messo in un cesto (circa 25 mila euro, secondo le stime fatte dalla banca). I banditi hanno capito che i carabinieri stavano arrivando e all’avvicinarsi dei mezzi, a sirene spiegate, sono saliti su un’auto scura di grossa cilindrata in cui c’era un complice che li attendeva e sono fuggiti lungo la Brentana in direzione Padova.
Le forze dell’ordine hanno già preso visione dei filmati registrati dalle telecamere degli istituti di credito vicini, che hanno registrato il passaggio di una macchina scusa di grossa cilindrata sfrecciare per le vie del paese: con ogni probabilità si tratta proprio di quella dei banditi.
I carabinieri puntano in questo caso ad una banda di professionisti, non cioè i soliti delinquenti da paese che colpiscono con taglierini e armi giocattolo tabaccherie o supermercati. Intanto si contano i danni. Da una prima stima le auto che sono state danneggiate e hanno avuto parabrezza e finestrini infranti sono state una ventina. Quattro gli edifici lesionati. Quello che ha avuto i danni maggiori è il palazzo che ospita la banca, che neanche ieri ha aperto al pubblico. Le case circostanti hanno avuto danni alle murature, finestre andate in frantumi per la deflagrazione e intonaci di palazzine che si trovavano sul lato opposto della Brentana crollati a terra.
«Chi ha subito danni ed è assicurato»,spiega il comandante della polizia locale Mauro Rizzo, «deve fare foto e una lista dei beni di proprietà (auto o abitazioni danneggiati). Anche come Comune stiamo valutando i danni fatti dall’esplosione a lampioni e ad un tabellone luminoso informativo che abbiamo apposto poco distante ». Per chi non è assicurato farsi risarcire dai banditi se saranno presi sembra davvero difficile.
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