Esplode il Postamat, ladri a mani vuote
CONA. Mentre le preoccupazioni di gran parte della popolazione erano ancora rivolte alla convivenza con i 45 profughi, da poco alloggiati nella ex base militare di Conetta, una banda di ladri, con ogni probabilità italiani doc, armati di esplosivo, è entrata in azione, nella notte tra sabato e domenica, e ha fatto saltare in aria lo sportello Postamat dell’ufficio postale di Pegolotte.
Il botto si è sentito verso le tre di notte ma, forse a causa della direzione del vento, qualche residente se n’è accorto e qualche altro, che abitava anche più vicino al luogo dello scoppio, ma dal lato opposto, non ha sentito nulla. In ogni caso il colpo è stato da manuale: con lo sportello completamente sventrato.
Ma i ladri, a quanto pare, non hanno portato a casa nulla: il sistema automatico di “coloritura” delle banconote è entrato in funzione, rendendo inutilizzabile il potenziale bottino e costringendo i malfattori a rinunciare al frutto del loro “lavoro”.
In ogni caso sono rimasti i danni prodotti dall’esplosione. I carabinieri, intervenuti per i rilievi di rito, non hanno trovato bombole di acetilene o resti di altri attrezzi utilizzati per lo scasso ma, se si tratta di rapinatori esperti, come sembra, si sono sicuramente portati via tutto.
Dai primi rilievi, comunque, anche per via dell’odore che ristagnava nell’aria, sembra che l’esplosione del Postamat possa essere stata prodotta con l’utilizzo di polvere piricae non con il gas.
Sul luogo dell’esplosione è stata disposta da Poste spa, la presenza continua, a turno, fino a lunedì mattina, di guardie giurate, per evitare che qualcuno possa entrare nell’edificio “aperto” dallo scoppio dello sportello automatico.
Oggi dovrebbero iniziare i lavori di riparazione, ma l’ufficio resterà, comunque, chiuso al pubblico fino alla completa riparazione dei danni. Non è la prima volta che l’ufficio postale di Pegolotte richiama le attenzioni dei malfattori. Ciò che lo rende “appetibile” è la posizione, vicinissima alla Piovese, ma fuori vista, in una stradina laterale, rispetto alla via principale, e la mancanza di telecamere nell’area circostante.
A scoraggiare i ladri dovrebbe essere, invece, l’esiguità della popolazione di riferimento (meno di 3000 abitanti nel Comune) che non sembra promettere la possibilità di incassi cospicui o, comunque, proporzionati al rischio.
Diego Degan
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