Esplode bancomat, banditi a mani vuote
MARTELLAGO. Gli ultimi giorni sono stati tremendi per le banche della zona, specie per i Crediti cooperativi: due bancomat saltati alla Santo Stefano di Rio San Martino prima (con 35 mila euro portati via) e sede centrale di Martellago poi, in mezzo la rapina di Chirignago, finita con i sei arresti della polizia mentre la banda si spartiva 80 mila euro sottratti allo sportello della Bcc Marcon.
Ora, invece, sono i carabinieri a dover indagare su chi, tra domenica e lunedì, ha fatto esplodere il dispositivo di piazza Vittoria a Martellago, stavolta andandosene via a mani vuote. Tanti danni ma i contanti sono salvi. Eppure, quanto successo a Martellago ha molte similitudini con Rio San Martino; l’ora, ad esempio, perché se nella frazione di Scorzè hanno colpito alle 2.40 circa, a Martellago l’allarme è scattato dieci minuti dopo.
E poi sempre quattro individui, a bordo di un’auto di grossa cilindrata, non la stessa però: Bmw serie 5 di colore blu la scorsa settimana, Mercedes classe A grigia in questa. La tecnica uguale, la cosiddetta “marmotta”.
Che sia la stessa banda? Ai militari dell’Arma il compito di risalire ai responsabili. Stavolta i malviventi sono entrati in azione alle 2.48, ora in cui è scattato l’allarme; non hanno scelto un obiettivo a caso, bensì il “cuore” della Banca Santo Stefano, il centro direzionale aperto poco più di sei anni fa e in pieno centro, sulla Castellana. Un residente, però, ha visto tutto e ha chiamato le forze dell’ordine; ha visto tre uomini, a volto coperto, armeggiare dentro lo stanzino dove si trova il bancomat.
Il complice, anche lui con volto travisato, era seduto in auto con il muso puntato verso Scorzè, pronto ad aprire il gas e agevolare la fuga. Fuori, il trio ha piazzato il doppio esplosivo, al bancomat e alla porta che conduce alla sala dove ci sono i soldi contenuti. Per arrivare a quest’ultima, hanno forzato l’ingresso e, proprio in questo momento, i dispositivi di sicurezza sono scattati, avvertendo la vigilanza privata. Gli ignoti hanno provocato un botto ma non sono riusciti a prelevare il denaro e si sono dovuti allontanare in fretta per non essere presi. Infatti pochi secondi dopo, sul posto sono arrivati proprio i militari della Radiomobile e i colleghi della stazione di Martellago.
I ladri non c’erano, i soldi ancora sì. Ci sono, però, i danni; ieri il centro direzionale era aperto come qualsiasi altro giorno ma ci saranno da fare dei lavori. «I sistemi di sicurezza hanno funzionato», spiega il presidente di Banca Santo Stefano Marco Michieletto, «e questo ci è stato riconosciuto dalle forze dell’ordine. Certo, abbiamo diversi danni da riparare ma non sono strutturali. Le indagini sono in corso ma rivolgo un appello a tutti; intanto ringrazio chi ha segnalato la banda e se altri hanno notato dell’altro, lo dicano perché si deve continuare a farlo: consente a polizia e carabinieri a reprimere questo fenomeno».
Il bancomat del centro direzionale rimarrà fuori uso per qualche giorno.
Alessandro Ragazzo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia