Esenzione solo fino a 4 anni Bibione tassa anche i bimbi
BIBIONE. Una riforma in chiaroscuro. Il consiglio comunale ha approvato, con i soli voti della maggioranza, il nuovo regolamento con le modifiche della tassa di soggiorno. Passa dunque l’accordo sottoscritto tra il sindaco Pasqualino Codognotto e le categorie economiche.
La tassa di soggiorno aumenterà del 50% rispetto allo scorso anno; e resteranno esentati dal pagamento dell’imposta i bambini ma solo fino ai 4 anni. Dopo l’accordo, raggiunto tre settimane prima del consiglio di giovedì scorso, gli albergatori guidati dal presidente dell’Aba, Silvio Scolaro, avevano chiesto al sindaco Codognotto di rivedere la posizione sull’esenzione dei più piccoli, chiedendo che non pagassero l’imposta i turisti fino ai 6 anni d’età. La posizione del Comune in merito è stata irremovibile: pagheranno la tassa anche i bambini sopra i 4 anni e non sei, come richiesto da più parti.
Una decisione che è stata respinta dalla minoranza in Consiglio che ha votato contro compatta. La reazione del mondo economico all’approvazione del nuovo regolamento sulla tassa di soggiorno è stata dura: molti esponenti del mondo ricettivo fanno il tifo per l’opposizione.
Negativo anche il giudizio di Marco Michielli, presidente veneto di Confturismo. «L’opposizione ha votato contro il regolamento. E posso dire che hanno fatto più che bene», ha dichiarato Michielli, «mi spiace sia stata persa un’opportunità di dialogo. I bambini non devono pagare la tassa di soggiorno, anzi non devono pagare alcuna tassa quando vanno in vacanza. È inutile però che ci facciamo belli con la pubblicità di Bibione come spiaggia dei bambini quando poi a loro facciamo pagare le tasse. I più piccoli in vacanza devono beneficiare di sconti, non devono pagare le tasse».
Gli operatori stanno già facendo i conti. «Prevediamo un gettito molto alto, grazie alla nuova tassazione. A Jesolo. A Caorle e Bibione», conclude Michielli, «gli aumenti sulla tassa di soggiorno sono stati decisi ma non come a Bibione». L’opposizione motiva così il suo voto contrario. «Ci troviamo d’accordo con gli albergatori e le altre categorie, che trovano iniqua l’imposta per i bambini di età superiore ai 4 anni», commenta il consigliere di minoranza ed ex sindaco Giorgio Vizzon, «Rischiamo che le famiglie scelgano altri lidi. Non ci piace l’atteggiamento di questa amministrazione. In più abbiamo dimostrato più volte che il gettito della tassa di soggiorno viene utilizzato anche per soddisfare spese che con il turismo non c’entrano nulla».
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