Escrementi contro la Madonna Indignazione a Trivignano
Feci umane contro la statua della Madonna. A tanto si è arrivati a Trivignano, con il capitello mariano di via Castellana (ai piedi del cavalcavia per chi proviene da Zelarino) che nella notte tra lunedì e martedì è stato oggetto di un gesto che per molti, ieri, è stato perfino difficile da commentare. «Uno sfregio alla Madonna» lo ha però definito qualcuno. Negli ultimi anni in varie parti della città era capitato qualche vandalismo contro i capitelli: delle scritte ingiuriose, dei disegni incomprensibili, alcuni danni e anche il furto di statue od oggetti, ma mai una cosa del genere.
Ad accorgersi alle 7.40 dell’accaduto è stata suor Emanuela che, in bicicletta, da Zelarino stava raggiungendo la chiesa di Trivignano per partecipare alla messa delle 8 officiata da don Claudio. Si è trovata di fronte la scena e non riusciva a crederci. Arrivata in chiesa ha avvisato tutti nello sgomento generale. Terminata la funzione il signor Angelo Loro si è recato al capitello per salvare il salvabile. «Non riesco a capire il perché di un simile gesto», racconta Loro. «Parte della facciata era ricoperta di feci che devono aver tirato contro il capitello usando un secchio. Gli escrementi erano passati attraverso le sbarre del piccolo cancello imbrattando la statua, la tovaglia e altri oggetti che c’erano all’interno. Sulle sbarre di metallo c’erano pure appesi pezzi di carta igienica. Ho preso quel che ho potuto e l’ho portato a casa per lavarlo. È una vergogna».
Il presidente della Municipalità, avvisato dell’accaduto, ha chiamato Veritas per le pulizie del caso. «Spero si tratti di una bravata», osserva Gianluca Trabucco, «non voglio considerare questo gesto come una ragazzata, ma neppure alimentarlo. Resto sgomento e non riesco a dire altro».
Sul posto è intervenuta anche la polizia, con gli agenti di una volante che sono poi andati dal parroco e lo hanno accompagnato al capitello. «Sono allibito da questo scempio», dice don Claudio. «Non riuscivo a realizzare ciò che mi veniva riferito mentre ero in chiesa: quando l’ho visto con i miei occhi è stato veramente un colpo al cuore. Non abbiamo mai ricevuto minacce e non mi è mai parso che si stessero creando i presupposti per qualcosa di simile. Davvero non ne capisco la natura».
Tutta la comunità di Trivignano è rimasta profondamente indignata per questo atto, mentre Veritas ha subito inviato un tecnico e un’autobotte per togliere le feci dal capitello utilizzando una idropulitrice. C’è voluto parecchio tempo, ma alla fine la piccola cappella è stata sistemata. Ora servirà del tempo per rimettere anche statua e arredi. «Purtroppo le telecamere di sorveglianza di una vicina azienda non sono riuscite a riprendere i colpevoli o il colpevole» aggiunge don Claudio, ma la solidarietà in queste ore è stata unanime.
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