Erosione delle spiagge a Jesolo: un piano da 15 milioni per proteggere la costa
Il sindaco De Zotti sulla lotta all’erosione: «Impegno preso con i cittadini a inizio mandato, utilizzeremo i fondi derivati dal rilascio delle concessioni»
Lotta all'erosione, approvato il quadro degli interventi per la difesa della linea di costa. L'amministrazione di Jesolo ha accumulato un tesoretto di oltre 15 milioni di euro dai percorsi di evidenza pubblica per l'assegnazione delle concessioni. Chi ha partecipato alle gare ai sensi della direttiva europea Bolkestein doveva versare, infatti, una quota parte di investimenti da accantonare contro l'erosione. Approvato il quadro generale, atto fondamentale, seguirà nei prossimi giorni l’affidamento dell’incarico per lo sviluppo del documento di fattibilità delle alternative progettuali in adattamento proprio al quadro generale.
Il documento è basilare per definire quali interventi, strutturali e non, adottare. Previsto un confronto tra le alternative possibili, individuando la soluzione migliore sia per l’ambiente che per la collettività in termini di costi benefici.
«L’approvazione del quadro», spiega il sindaco, Christofer De Zotti, con l'assessore al turismo, Alberto Maschio, «è avvenuto tramite delibera di giunta con la quale viene anche dato impulso all’affidamento dell’incarico per la redazione del documento, stimando l’ammontare complessivo degli investimenti in almeno 15 milioni di euro. A regime, credo arriveremo a circa 20 milioni da presentare in Regione. Tali risorse, come chiarito nella delibera stessa, corrispondono ai contributi derivanti dall’attuazione delle disposizioni della legge regionale 33 per il rilascio delle concessioni demaniali marittime».
«All’inizio del mandato», ricordano, «avevamo assunto un impegno con i cittadini, ossia l’avvio della fase di elaborazione di una strategia di interventi strutturali per la difesa della linea di costa. Abbiamo a disposizione delle risorse, e sono corpose, che intendiamo mettere in campo per un lavoro da sviluppare in collaborazione con Regione, quindi il Genio civile, e passare così dalle parole ai fatti. Intendiamo ottenere entro la conclusione del mandato delle risposte chiare, in particolare per l’area della pineta, che rischia altrimenti di essere considerata una zona di Serie B quando non lo è assolutamente».
Le ruspe sono già al lavoro in questi giorni per spostare la sabbia in Pineta. Gli interventi del Comune potranno prevedere nuovi pontili in roccia, barriere longitudinali o parallele alla spiaggia a seconda delle esigenze. Parallelamente, la Regione procede con lo studio dell'Università di Padova e il progetto della società olandese che ha previsto una vasta penisola artificiale di sabbia a protezione della Pineta.
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