Erosione, le rive del Brian cedono: timori per gli argini
TORRE DI MOSTO. Viaggio nel "paese dell'anguilla" dove si teme l'esondazione del Brian e la scomparsa della pesca professionistica. Ieri in Comune a Torre di Mosto si è svolto un vertice urgente del sindaco Camillo Paludetto assieme ai pescatori della Fipsas, federazione italiana pesca sportiva e attività subacquea, con il presidente Paolo Gentilomo ed il consigliere delegato ai campi di gara, Giambattista Mengo. Non è solo Torre di Mosto, la più colpita, a trepidare, ma anche il territorio confinante di Eraclea. In via Taglio il Brian ha eroso le sponde ed è arrivato agli argini. Ci sono le nutrie che hanno scavato all'interno e ormai la strada arginale sta cedendo in vari punti del lungo percorso tra le meravigliose campagne. Il sindaco Paludetto ha voluto discuterne con i pescatori i quali conoscono bene la situazione. Il rischio è di chiudere la strada per motivi di sicurezza, perchè le auto non potranno più parcheggiare a causa del cedimento del sedime. Non solo, il canale, famoso per le anguille e i tanti pesci, potrebbe tracimare e invadere i campi.
«L'unico intervento possibile - scandiscde il sindaco di Torre di Mosto - sarebbe la palificazione delle sponde. La competenza è del Consorzio di Bonifica, ma qui dovrà intervenire per forza la Regione prima che sia troppo tardi».
I pescatori hanno avuto un incontro interlocutorio con il sindaco e sono sulla stessa lunghezza d'onda. «Nel 2012 - spiegano Gentilomo e Mengo - rischiamo di dover fermare le gare, in media con 6 o 700 pescatori ogni domenica. Solo le presenze dei tesserati Fipsas sono 8 mila l'anno, se consideriamo anche i non agonisti arriviamo ad aggiungerne altri 15 mila all'anno. Un indotto importante per tutto il territorio che non può essere perduto. Possiamo comprendere che l'intervento verrà a costare centinaia di migliai di euro, ma non possiamo aspettare, altrimenti tutto il territorio di Torre di Mosto sarà sotto scacco». Il canale Brian è considerato un paradiso della pesca sportiva, oltre che amatoriale, mai è stato visto quale minaccia per le campagne della zona, anche se adesso la denuncia del sindaco e dei pescatori metterà un po' tutti in allerta.
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