Erosione delle spiagge al via i lavori per la diga
SOTTOMARINA. In arrivo il cantiere per la diga soffolta. Mercoledì il dirigente ha firmato l’ordinanza che disciplina la sicurezza nel tratto a sud del Granso Stanco e interdice la balneazione fino al 31 maggio, quando il cantiere verrà interrotto per poi riprendere a settembre.
Soddisfatte le categorie turistiche e il sindaco Giuseppe Casson che però rinnova l’appello alla Regione perché siano previste forme di compensazione per i pescatori che subiranno danni dall’opera. Stavolta dovrebbe essere quella buona. L’iter autorizzativo si è concluso e entro una decina di giorni dovrebbero arrivare le ruspe sul litorale per gli ultimi rilievi. Il primo stralcio di lavori interesserà 300 metri di arenile per una larghezza di 30. La ditta incaricata dei lavori, la Nuova Co.Ed.Mar, procederà prima con il ripascimento dell’arenile, devastato dall’ultima ondata di maltempo, e poi con il cantiere per la diga. La notizia dell’avvio dei lavori ha fatto velocemente il giro degli operatori della spiaggia che hanno tirato un sospiro di sollievo. Nei giorni scorsi Ascot e Gruppo turismo avevano auspicato lo sblocco dei lavori, dopo due anni di continui rinvii, per risolvere in modo definitivo il problema delle erosioni dovute alle mareggiate e dei rinascimenti in corsa prima dell’apertura della stagione turistica. «Bene che partano i lavori», commenta il sindaco, «si tratta prima di tutto di un’opera ambientale, di difesa della costa. Che poi abbia dei riflessi sul mondo del turismo è importante, ma non nasce per favorire una categoria economica nei confronti di un’altra. Siamo in contatto con la Regione perché nell’ambito del bilancio 2015 siano stanziate risorse straordinarie per indennizzare il mondo della pesca per eventuali penalizzazioni dovute all’opera. E’ un’infrastruttura necessaria per difendere il nostro litorale in costante balìa delle mareggiate, prioritaria dal punto di vista ambientale, ma è chiaro che vanno previste tutte le forme di compensazione per le categorie economiche che subiranno danni». Per Isola Verde non ci sono ancora tempi certi sul ripascimento. «Siamo in contatto con l’assessore all’ambiente Conte», precisa il sindaco, «per velocizzare il più possibile i lavori. A disposizione c’è un milione di euro, si tratta di trovare le modalità per eseguire i lavori dato che non sono più competenza del Magistrato alle acque e se ne deve occupare la Regione».
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