Erba alta e degrado scoppia la protesta «Chiediamo i danni»

Spinea. L’incuria lungo via della Costituzione provoca infestazioni nelle aree private. Residenti sul piede di guerra

SPINEA. A Spinea è rivolta contro l’erba alta. La novità, quest’anno, è che l’incuria, che va detto riguarda le manutenzioni a carico degli enti sovracomunali, soprattutto su strade provinciali e di scorrimento, ha provocato infestazioni nei campi e nei giardini privati e adesso qualcuno intende chiedere i danni. Fatto curioso e spiacevole quello accaduto, per esempio, in via della Costituzione, nel tratto appena allargato e oggetto di riqualificazione e messa in sicurezza della provinciale.

Un gruppo di cittadini ha preparato una folta documentazione fotografica, che mostra non solo angoli di incuria (e pericolo) lungo la Sp 36, come un pozzetto aperto a bordo ciclabile nascosto dalle erbacce (alcuni giorni fa ci è finito dentro il cagnolino di un uomo a passeggio), ma anche problemi per gli stessi residenti. «Chi controlla gli infestanti?», si chiede R.F., un residente, «perché le istituzioni sono le prime a non rispettare gli obblighi, lasciando crescere erbacce che spandono i loro semi su orti e giardini?».

A quanto pare è già successo: in alcuni spazi verdi privati e coltivati della zona, con le ultime piogge e raffiche di vento, hanno cominciato a crescere rigogliose erbe infestanti accanto a quelle seminate e come sa bene chi ha un appezzamento di verde la soluzione, in molti casi, è drastica: tagliare tutto. «Se io da privato lascio un campo incolto pieno di infestanti mi arriva subito una multa», protesta il residente, «l’obbligo di legge deve esistere per il privato ma anche per il pubblico. Chi mi paga adesso gli interventi che dovrò fare con diserbanti selettivi e altro, cose che avevo già fatto all’epoca per un corretto controllo delle piante e adesso mi ritrovo a dover intervenire di nuovo a mie spese ma per colpa di altri?».

Per non parlare delle zanzare e delle pantegane che, nel frattempo, hanno trovato rifugio nella “foresta sulla provinciale” e proprio nei giorni in cui, ironia della sorte, il Comune si affrettava a diramare l’ennesimo avviso di trattamento delle arre private contro il proliferare della zanzare tigre. In zona intanto monta la protesta e la rabbia: «Dopo tutte le lungaggini e i lavori eseguiti su una strada a tre inutili corsie, almeno un minimo di decoro credo sia doveroso per quel che sopportiamo qui a livello di traffico, tutti i santi giorni».

Filippo De Gaspari

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia