Era scomparso in ottobre riappare a Medjugorje
CHIOGGIA. E’ stato ritrovato in Montenegro, non lontano da Medjugorje, Michele Turcis, il 46enne scomparso da Chioggia il 29 ottobre dell’anno scorso. Ne ha dato notizia ieri pomeriggio il blog cittadino Chioggiaazzurra, sulla base di informazioni ricevute da persone vicine alla famiglia.
Per ora, però, le circostanze del ritrovamento sono piuttoste nebulose. Pare che Michele stia abbastanza bene fisicamente, ma che si trovi in stato confusionale, probabilmente anche per i disagi che ha sicuramente attraversato per giungere nel santuario dedicato alla Madonna che, con ogni probabilità, era la sua meta iniziale, data la forte devozione religiosa che lo anima.
Il 46enne, infatti, era partito da casa portandosi via pochi effetti personali, in un trolley, e una Bibbia che, presumibilmente, gli dava la forza spirituale per affrontare il viaggio. Separato dalla moglie e rimasto senza lavoro stava attraversando un periodo di crisi interiore. L’aiuto dei genitori, con i quali era tornato ad abitare, non bastava, evidentemente, a sollevarlo dalla depressione. Così aveva deciso di partire. Per non essere rintracciato aveva lasciato a casa anche il cellulare ma aveva avvertito una sorella, che abita vicino ai genitori, l’ultima ad averlo visto, dicendole «Ci vediamo alla fermata dell’autobus», frase che poteva indicare sia l’intenzione di partire, che quella di tornare o che poteva essere parte di un dialogo che Michele rimuginava nella sua mente, tra sé e sé.
Sta di fatto che da quel giorno, a ieri, nessuno ha più avuto sue notizie. A metà dicembre, dopo 45 giorni di silenzio, la famiglia si era rivolta a «Chi l’ha visto?», lanciando un appello a chiunque potesse averlo incontrato («è di corporatura robusta, alto circa un metro e 75 cm, ha i capelli castani e gli occhi azzurri» era la descrizione). La madre, Luigina, aveva ipotizzato che potesse essersi rivolto a un convento per avere ospitalità momentanea o anche per rimanerci e condurre una vita più lontana dagli affanni quotidiani. Sono trascorsi altri tre mesi ma di Michele non sono arrivate notizie, fino a quella, dai contorni ancora incerti, che è rimbalzata dalla famiglia nella giornata di ieri. Il luogo del ritrovamento sembra accordarsi alla perfezione con il carattere e lo stato d’animo di Michele che, con ogni probabilità, voleva invocare, dalla Madonna, la grazia di un rasserenamento interiore e che, per raggiungere la meta, non ha esitato a percorrere centinaia e centinaia di chilometri in luoghi poco conosciuti e con gli scarsi mezzi con cui era partito dalla sua casa di Chioggia.
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