«Equilibrio e armonia È la bellezza nel 2012»
JESOLO. Non si può ancora sapere se sarà bionda, mora, o rossa come una sola volta accadde, con la pur tinta ma splendida Miriam Leone. Però Miss Italia 2012, il cui volto sarà svelato il 10 settembre in diretta da Montecatini su Raiuno, sarà una ragazza di bellezza armoniosa, dotata di equilibrio interiore, consapevole che nella vita vale solo ciò che si costruisce con fatica giorno dopo giorno, e che le facili conquiste sono fragili e destinate a sfumare. È il credo di Patrizia Mirigliani, ereditato dal padre Enzo assieme a quella strepitosa macchina di spettacolo e di costume che è il concorso Miss Italia. «Grazie al lavoro dei nostri agenti regionali» dice Patrizia Mirigliani «anche in questo anno di crisi il tetto delle 600 selezioni è stato raggiunto: è vero che sono tempi difficili, ma Miss Italia ha sempre rispecchiato il Paese, e ne ha attraversato le crisi, le rivolte, gli anni belli e quelli oscuri con la forza positiva della bellezza».
Mai sfiorato dai recenti scandali sull’uso e l’abuso delle donne intorno al mondo presunto e promesso dello spettacolo, il concorso presenta quest’anno una novità importante: si torna al costume intero, anche se Mirigliani preferisce chiamarlo «costume della bellezza, il fascino non dipende certo dai centimetri di pelle esposta». E dopo aver abbattuto la gogna delle misure, e aver promosso la miss sportiva e quella con le curve («la bellezza è armonia»), adesso il concorso punta anche sulla bellezza interiore: grande attesa per l’incontro che le 230 prefinaliste avranno a Montecatini, il 22 agosto, con Tara Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi.
Chi saranno le finaliste? Mentre in tutta Italia si stringe il cerchio con le finali regionali, Patrizia Mirigliani sa già che saranno «ragazze con idee molto chiare, che conoscono la realtà, disincantate, legate alla famiglia e soprattutto al padre mentre anni fa era la mamma la figura con la quale più si rapportavano». Giovani donne «che hanno chiaro il peso e il senso del sacrificio» e sanno che senza impegnarsi da qualche parte si può anche arrivare, ma non certo restarci; giovani donne che accettano un decalogo che alla Mirigliano è stato contestato («incredibile, proprio dalle donne») e che dice, per esempio, meno piercing e meno tatuaggi e sottintende «impariamo ad accettare il nostro corpo, invece di bucarlo e colorarlo».
Ma assieme alle tante ragazze passate dal concorso e protagoniste poi di una bella carriera nello spettacolo e nella moda (Loren e Lollobrigida furno le prima, poi vennero le Colombari e le Valle, le Murino e le Chillemi), il vanto di Mirigliani è anche un altro: nessuna ragazza resta legata al concorso per contratto, Miss Italia non è un’agenzia ma un trampolino. Eppure, se appena ne hanno l’occasione, tutte tornano: e qualcosa vorrà pur dire.
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