Episodi di nonnismo in Aeronautica: il caso Giulia Schiff in Parlamento

La vicenda della ventunenne allieva di Mira. Il ministro Guerini: indagine in corso, ma nessuna comprensione per eventuali comportamenti lesivi della dignità personale 

MIRA. La vicenda di Giulia Schiff, l’ex allieva 21enne di Mira dell’Aeronautica militare che denunciò episodi di nonnismo ai suoi danni, è seguita «con doverosa attenzione» direttamente dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini. L’ha ribadito lui stesso, ieri, nel corso del question time al Senato parlando del caso che ha fatto molto discutere e su cui sono ancora in corso accertamenti giudiziari. «Non ci sarà comprensione» ha detto il ministro Guerini «per eventuali comportamenti, che anche alla luce dei pronunciamenti ancora attesi, si rivelassero difformi dagli imprescindibili principi di correttezza, etica professionale e rispetto della dignità individuale».

Nel merito della vicenda il ministro però non si pronuncia. La ventunenne mirese, espulsa dal corso nel 2018 per «inettitudine militare» e reintegrata lo scorso anno dal Consiglio di Stato, ha rimediato infatti una nuova “bocciatura” alla base della quale ci sono sempre ragioni comportamentali. E lei è tornata all’attacco con una denuncia penale alla Procura militare di Roma: questa volta per essere stata emarginata e ripetutamente punita «in modo ingiusto in un clima di aperta ostilità», secondo l’avvocato Massimiliano Strampelli che la difende. Tradotto in reato militare: abuso di autorità.

«Passando al merito» ha detto il ministro Guerini «ritengo utile mantenere distinti i diversi aspetti menzionati nell’atto di sindacato ispettivo. Mi riferisco a quello relativo al trattamento riservato all’allieva ufficiale pilota, a quello inerente al giudizio amministrativo da lei promosso a seguito della sua dimissione dal corso per non attitudine militare, che ricordo è stata disposta in data 16 novembre 2018 e, infine, a quello riferito alla presunta condotta discriminatoria lamentata dall’allieva».

«Riguardo al primo aspetto» ha spiegato Guerini «sono in corso gli accertamenti di competenza dell’autorità giudiziaria, le cui conclusioni non potranno non essere tenute in debito conto nella susseguente valutazione disciplinare dei fatti. Riguardo invece al ricorso presentato dall’allieva il 20 febbraio 2019, il procedimento presso il Tar del Lazio è ancora pendente». Pronuncia attesa il 23 ottobre. «Relativamente poi alla presunta condotta discriminatoria e, in particolare, all’atteggiamento denunciato come “ostativo” della forza armata e, infine, alla possibilità di “reintegrazione sostanziale” dell’allieva» ha detto il ministro «l’Aeronautica militare ha ritenuto di dover procedere adempiendo alle determinazioni del giudice amministrativo». Si è così provveduto al reintegro cautelare dell’allieva, assicurando il mantenimento del livello di preparazione acquisito nel corso precedentemente frequentato. —

Alessandro Abbadir

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