Entro il 2015 gli ambulatori aperti 24 ore

La Regione fa la pace con i dottori di famiglia, garantiti i fondi (15 milioni) per l’accordo
NUOVI AMBULATORI DI PEDIATRIA E SERVIZIO DIABETICO I medici di base sono chiamati ad un compito di grande importanza nella lotta alla diffusione della Sars Secondo il ministero dovranno riconoscere il virus e far scattere l'isolamento dei malati limitando il contagio
NUOVI AMBULATORI DI PEDIATRIA E SERVIZIO DIABETICO I medici di base sono chiamati ad un compito di grande importanza nella lotta alla diffusione della Sars Secondo il ministero dovranno riconoscere il virus e far scattere l'isolamento dei malati limitando il contagio

Dopo la levata di scudi dei medici di famiglia, pronti a mandare a gambe all’aria il progetto degli ambulatori aperti 7 giorni su 7, la Regione è scesa a miti consigli. Ieri pomeriggio, dopo mesi di tira e molla, i rappresentanti sindacali dei camici bianchi da una parte, assessore e segretario alla Sanità dall’altra, hanno firmato l’accordo: avanti tutta, entro il 2015 il Veneto avrà le sue Aft, le aggregazioni funzionali territoriali, che permetteranno agli utenti di rivolgersi al medico in qualsiasi momento della giornata, senza dover più sottostare a rigidi orari prestabiliti.

Una manciata di giorni fa i medici di famiglia avevano deciso di buttare a mare anni di lavoro a fronte di un atteggiamento della Regione definito “poco chiaro”. Le rappresentanze sindacali lamentavano ritardi nell’erogazione dei fondi destinati a dare linfa al progetto, 15 milioni promessi e mai stanziati. Poi sul tavolo era rimasta lettera morta anche un’altra questione: i medici di famiglia chiedevano a gran voce gli strumenti per potersi mettere in rete, quell’informatizzazione nei confronti della quale “la Regione faceva orecchie da mercante”. Dopo mesi di braccio di ferro, ieri il patto per la medicina h 24. Il verbale d’intesa è stato sottoscritto dall’assessore alla Sanità, Luca Coletto, dal segretario regionale per la Sanità, Domenico Mantoan, e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici Fimmg, Snami, Smi, Intesa Sindacale, Cisl Medici, Sumai Assoprof, Federazione Medici Uil Fpl, Fimp. Nell’accordo è specificato che la pianificazione aziendale per l’attuazione degli atti regionali di programmazione si realizza attraverso il piano aziendale per lo sviluppo della medicina convenzionata, prevedendo per la medicina generale e la specialistica ambulatoriale interna un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2015, nel quale sarà possibile attivare le Medicine “in rete” e “in gruppo”, come forme transitorie verso la Medicina di Gruppo Integrata e a termine. «Se qualche settimana fa», ha sottolineato Coletto, «eravamo al largo, oggi siamo approdati a un porto sicuro per garantire ai veneti le cure migliori. Si avvia un percorso virtuoso verso il miglioramento dell’assistenza territoriale e un ulteriore avvicinamento della sanità al cittadino». «I medici dimostrano così», hanno affermato i sindacati, «una particolare sensibilità nella tutela della salute dei cittadini».

Fabiana Pesci

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia