Energia e gas, si cambia arriva il mercato libero
A passo veloce, ma senza fretta. Ascoltando tutti e in particolare nessuno. Informandosi nel dettaglio, ma sapendo che le differenze - per il momento - sono davvero minime. È un filo sottile quello che conduce alla rivoluzione del libero mercato di energia e gas e i consumatori sono chiamati a percorrerlo in equilibrio fra la tentazione di adeguarsi subito al nuovo scenario e la più razionale attesa di un momento migliore.
C’è tempo fino alla fine di giugno del 2019 per abbandonare il mercato tutelato di energia e gas e passare al mercato libero, come previsto dal Ddl sulla Concorrenza che dopo anni di discussioni è diventato legge. Il tempo per adeguarsi non manca, ma come capita sempre in questi casi la scadenza non imminente rischia di rivelarsi un nemico: perché i cittadini non hanno fretta di informarsi e diventano prede ideali degli operatori, che invece hanno fiutato l’affare. In Italia sono più di 20 milioni i clienti domestici che hanno ancora all’attivo la tariffa di Maggior Tutela e dunque devono adeguarsi e passare al libero mercato. Sono loro, da qualche mese, il bersaglio di una campagna promozionale non sempre corretta, spesso anzi giocata sugli equivoci, sulle omissioni e sulle postille contrattuali.
La situazione oggi Dalla riforma del mercato dell’energia, abbiamo avuto due mercati paralleli: quello libero, con le diverse offerte fatte dagli operatori, e quello tutelato, per chi non aveva scelto un’opzione del mercato libero. In questo quadro, ma solo per le aziende e solo in determinate situazioni, c’era anche il servizio di salvaguardia, gestito dagli operatori territoriali di riferimento e tutt’altro che conveniente a causa del “parametro omega” che fa lievitare le bollette fino a quattro volte.
La situazione dall’1 luglio 2019 Con il passaggio al libero mercato, la tariffa di Maggior Tutela che oggi protegge i clienti domestici sparirà. E la tariffa sarà quella di libero mercato per chi nel frattempo avrà scelto fra le varie offerte disponibili. Oppure quella di salvaguardia, con tutti i problemi (e i rincari) del caso. Dunque scegliere una tariffa di libero mercato anche se non obbligatorio è comunque consigliato, per evitare la “penale” del servizio di salvaguardia.
Cosa fare oggi La prima possibilità e non fare niente e restare nel mercato tutelato, visto che ci sono ancora 14 mesi per scegliere l’operatore a cui affidarsi per il mercato libero. Le bollette resteranno invariate e non si corre nessun rischio. La seconda opzione naturalmente è accettare l’offerta di qualche operatore e anticipare il passaggio al mercato libero, ma senza la certezza della convenienza.
La Tutela Simile La terza opzione, possibile da gennaio di quest’anno, è sottoscrivere un contratto per un’offerta di Tutela Simile con gli operatori che hanno aderito all’iniziativa dell’Autorità (Arera). Si tratta di un contratto web di 12 mesi, non rinnovabile (www.portaletutelasimile.it) che ha condizioni analoghe a quelle di Maggior Tutela ma con sconti variabili a seconda dell’operatore per la prima bolletta. Alla scadenza dell’anno, si può poi decidere se restare con lo stesso fornitore o cambiarlo o tornare - se c’è ancora tempo - alla Maggior Tutela.
La Placet Dall’inizio dell’anno è anche possibile aderire a una delle offerte Placet (acronimo di prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) che tutti gli operatori devono offrire a condizioni standard fissate dall’Arera, con bolletta calcolata senza servizi aggiuntivi (cioè solo fornitura) ma a prezzi liberamente stabiliti dal fornitore.
Questi contratti - che si possono definire standard, senza sconti e omaggi e senza fronzoli, dunque con il pregio della chiarezza - hanno durata indeterminata con condizioni economiche rinnovate ogni anno. Naturalmente è possibile il recesso. Nel caso di rinnovo, però il fornitore - tre mesi prima della scadenza - dovrà fornire al cliente una proposta di rinnovo scritta, specificando le condizioni contrattuali.
In mancanza di questa comunicazione, il cliente avrà diritto di scelta tra vecchia tariffa e nuova proposta (o, in caso di inadempienza del fornitore, a un indennizzo di 30 euro).
Il portale internet Entro cinque mesi dal passaggio al mercato libero, dunque nei primi mesi del 2019, Arera metterà a disposizione dei consumatori un portale web per la raccolta e la pubblicazione, in modalità open data, di tutte le offerte presenti sul mercato di energia elettrica e gas, così da facilitare il confronto.
Nel frattempo... Su internet esistono tanti siti che mettono a confronto le offerte del mercato libero e che, come già avviene per la telefonia o per l’assicurazione Rc Auto, aiutano a trovare le opzioni che più si avvicinano alle necessità del cliente.
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