Enac minaccia di bloccare il contratto di easyJet

Ieri il direttore dell’aeroporto ha incontrato i lavoratori dell’Ata in sciopero La sua promessa: «Se non arrivano mezzi adeguati in rampa, dovrò intervenire»
Di Gianni Favarato
Sede Enac, aeroporto Marco Polo.
Sede Enac, aeroporto Marco Polo.

TESSERA. Il direttore di Enac e dell’aeroporto Marco Polo, Valerio Bonato, ha ricevuto ieri mattina i sindacalisti della Filt-Cgil e i rappresentanti dei lavoratori della società di handler Ata Italia srl, in sciopero per protestare contro la «carenza di automezzi adeguati e sicuri» utilizzati per le operazioni di scarico a carico degli aerei in rampa.

«Il direttore Bonato», riferiscono i segretari della Filt Cgil Walter Novembrini e Alessandro Niero, «ha preso atto della nostra denuncia sulla pessima qualità dei mezzi che Ata impone ai lavoratori di utilizzare, malgrado siano vecchissimi e insicuri, come dimostra l’incidente del 21 marzo scorso, quando un carrello elevatore ha squarciato la carlinga di una aereo della British e messo a rischio l’incolumità del lavoratore che lo guidava».

Gli automezzi (bus e carrelli elevatori) che Ata ha ereditato dal gestore aeroportuale Save spa (venduti nel 2002) hanno 25 anni di esercizio e il mese prossimo dovrebbero essere ceduti ad Aviapartner, l’handler suo concorrente che dall’1 maggio dovrà gestire i 17 voli giornalieri della compagnia low cost esayJet tutt’ora gestiti da Ata il cui contratto scade a fine mese. Il direttore dell’Enac ha detto - come riferiscono i sindacalisti e come da lui stesso anticipato sul nostro giornale nei giorni scorsi - che se Aviapartner non farà arrivare, come promesso, 100 nuovi automezzi per operare in rampa entro la fine di questo mese «Enac potrebbe far saltare il contratto appena sottoscritto da Aviapartner ed easyJet».

Bonato si è anche impegnato a coinvolgere il prefetto e a convocare un tavolo con tutti e tre gli handler del Marco Polo (Ata, Aviapartner e Gh). «Staremo a vedere», commenta il segretario generale della Filt, Walter Novembrini, che non nasconde il suo scetticismo sulla promessa di Aviapartner che ha troppo poco tempo per far arrivare a Tessera tutti questi mezzi. O se lo farà, ci invierà quelli più vecchi che non utilizza più in altri aeroporti. In tal caso noi torneremo a prostestare e il direttore dell’Enac dovrà essere conseguente, bloccando il contratto di servizio di easyJet-Aviapartner ».

Ieri, peraltro, tra Aviapartner e Ata c’è stato un primo incontro per concordare il trasferimento di mezzi e uomini utilizzati per i voli di easyJet che passeranno ad Aviapartner. Ata ha parlato di circa 80 lavoratori in esubero, ma Aviapartner ne avrebbe invece richiesti solo 40. La questione sarà chiarita nei prossimi giorni, anche con i sindacati che hanno chiesto un incontro con i due handler ribadendo che «nessun posto di lavoro deve andare perduto».

«Ci preoccupa il fatto che nell’aeroporto Marco Polo è in atto da anni una vera e propria guerra tariffaria al ribasso», spiegano Novembrini e Niero della Filt-Cgil, «che sta determinando uno scadimento drammatico dei servizi di terra e sta mandando in profondo rosso i bilanci dei tre handler che operano a Tessera. Non è possibile che in questo aeroporto, ritenuto terzo hub nazionale, la società che lo gestisce, la Save di Enrico Marchi, continua a macinare utili milionari in borsa, mentre gli handler sono costretti ad accettare tariffe si servizio con le compagnie aeree così basse che non permettono di garantire un buon servizio e nemmeno trattamenti integrativi ai suoi dipendenti all’altezza di quelli che Save spa, invece, concede ai suoi dipendenti».

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