Emisfero vuole ampliarsi secco no da Scorzè e Noale

La proposta della società dovrà essere valutata in sede di commissione Via Celeghin: «Operazione inopportuna». Anche Confcommercio contraria
Di Alessandro Ragazzo
MORSEGO SCORZè: MALVIVENTI DERUBANO LA CASSACONTINUA DEL CENTRO COMMERCIALE EMISFERO 17/11/2008 LIGHTIMAGE
MORSEGO SCORZè: MALVIVENTI DERUBANO LA CASSACONTINUA DEL CENTRO COMMERCIALE EMISFERO 17/11/2008 LIGHTIMAGE

NOALE. Ancora non si sa se il centro commerciale Emisfero si amplierà ma di certo il segnale arrivato ieri dai tre Comuni su cui la struttura poggia le fondamenta è stato chiaro: non s’ha da fare.

Così ieri Noale, Scorzè e Trebaseleghe si sono espressi sul progetto da circa 5 mila metri quadrati da sviluppare in via Crosarona, che andrebbero ad aggiungersi agli oltre 10 mila attuali. Dunque primo secco no all’ipotesi richiesta dalla proprietà a fine 2012. E ora la commissione dovrà decidere se la proposta dovrà essere valutata in sede di Valutazione d’impatto ambientale (Via); soltanto in seguito le parti si ritroveranno.

Ma intanto i pareri contrari sono fioccati. Già lunedì sera la maggioranza di Scorzè si era detta contraria. Martedì sera era toccato esprimersi a quella di Noale e alla Confcommercio del Miranese, sempre esprimendo un parere negativo. «Diciamo no» spiega «perché c’è da essere preoccupati, sia per la viabilità sia sotto l’aspetto idraulico. Anche se l’ampliamento sarà su Noale, il centro è più vicino a Scorzè e saranno le nostre attività a essere più penalizzate. A questo aggiungiamo la grave crisi economica e aumentare le superfici di simili strutture significa mettere in difficoltà il commercio. Anche perché Emisfero, in due anni, vorrebbe raddoppiare l’attuale area di vendita. Ora ci auguriamo una valutazion d’impatto ambientale molto seria».

Contrario pure Sergio Vallotto, vice sindaco di Noale con la delega all’Urbanistica. «Niente da fare» fa sapere «perché vogliamo la tutela del nostro commercio ma lì ci sono questione viarie, idrauliche e di inquinamento da tener conto. Inoltre l’area di ampliamento è agricola e vogliamo tutelare il nostro territorio».

Il sindaco Michele Celeghin aggiunge altri elementi ai motivi del parere negativo. «Lo consideriamo inopportuno» commenta «e poi le informazioni sono scarse». Ma qualche ora prima della riunione di ieri era stata Confcommercio a esternare dubbi e timori per il progetto di Emisfero, inviando una lettera ai tre Comuni, dove si chiedeva di stoppare l’idea di allargamento della struttura della Crosarona.

«Sia a livello provinciale che in quello regionale» si legge nella lettera «questa associazione ha sempre espresso in tutte le sedi la più viva apprensione per la scarsa considerazione nel consumo di suolo, l’accentramento di attività economiche al di fuori dei centri abitati con conseguente loro desertificazione».

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