Emergenza sulle spiagge, gestori sul piede di guerra
LIDO. Il tema spiagge, ripascimento e pulizia dai rifiuti, verrà affrontato mercoledì pomeriggio dai gestori degli stabilimenti con l’assessore all’Ambiente e la Municipalità. L’incontro servirà a fare il punto della situazione attuale, per capire soprattutto cosa serve alla rimodulazione degli arenili di Lido e Pellestrina per riportarli a condizioni ottimali dopo l’erosione subita con le mareggiate nel corso dell’ultimo anno. «Sarà molto importante capire dai gestori cosa serve», dice l’assessore Gianfranco Bettin. «Loro sono sul posto e quindi conoscono alla perfezione le esigenze delle spiagge lidensi, e dopo gli ultimi sopralluoghi il quadro può essere più chiaro. Questo per il Lido, poi c’è la questione Pellestrina che affronteremo con la Municipalità».
Al Lido c’è grande preoccupazione tra i gestori, e il Consorzio balneari più volte ha sollevato il problema erosione. «Serve un’azione concreta di ripascimento”, aveva ribadito nei giorni scorsi il presidente Mario Campagnaro, «e poi si deve riuscire a convincere la Regione e il Magistrato alle acque a realizzare una diga soffolta, sommersa al largo dei pennelli, per infrangere le onde prima che arrivino a terra con tutti i danni che ancora adesso provocano. Si deve investire sulla sicurezza degli arenili». Aspetto che per Pellestrina più volte hanno ribadito sia la Municipalità che il consigliere comunale Alessandro Scarpa, perché specialmente la zona tra i pennelli 16 e 17 è in condizioni molto precarie, con quasi cinquanta metri di spiaggia letteralmente spariti, e le onde che arrivano a ridosso del vecchio murazzo Zendrini.
Per quanto riguarda invece i rifiuti, dalla Regione sono arrivati al Comune 50 mila euro per lo smaltimento. «Un aspetto sicuramente positivo, visto che lo scorso anno ha pagato il Comune», aggiunge Bettin. “Ogni contributo è ben accetto ma c’è molto da fare. L’incontro di mercoledì servirà anche a capire come fare i lavori di pulizia. Di sicuro è un elemento positivo il fatto che la Regione si è mossa per equiparare il rifiuto spiaggiato a quello urbano, rendendo così tutto molto più semplice nelle procedure di smaltimento. Ad ogni modo, riprendendo il tema dell’erosione, spero che la situazione non sia troppo grave». Le zone più sotto pressione sono quelle delle spiagge Kuyaba e Sorriso a nord, e quella del Corsorzio Alberghi nell’area centrale del Lido. Qui, dopo l’ultima mareggiata, addirittura è riemersa la base in cemento della vecchia diga, che prima era sepolta sotto un metro e mezzo di sabbia. In questi giorni sporge per mezzo metro sopra l’arenile dello stabilimento.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia