Emergenza profughi, da Eraclea in cento marciano su Venezia

Giovedì la manifestazione, con tappa a San Donà, guidata dal sindaco Talon che ha ribadito la necessità di una più equa divisione dei migranti
I manifestanti in corteo a Venezia (foto Agenzia Interpress)
I manifestanti in corteo a Venezia (foto Agenzia Interpress)

ERACLEA. La lunga marcia di Eraclea per chiedere giustizia e equilibrio nella ripartizione dei migranti è iniziata giovedì 9, poco dopo l'alba. Appuntamento alle 7, ma qualcuno è arrivato prima in piazza Garibaldi con il sindaco Giorgio Talon in testa e la giunta, poi tanti cittadini che sono partiti in auto alla volta di Venezia, palazzo del Consiglio regionale e prefettura, raggiunti verso le 14 con un centinaio di persone.

Un viaggio suggestivo attraverso le terre del Basso Piave, passando per Altino fino a Mestre, al parcheggio San Giuliano, poi il ponte della Libertà, piazzale Roma e via a piedi. Un centinaio di persone almeno si sono radunate in questa marcia, accolte nei vari Comuni, unica eccezione le leghiste cittadine di Musile e Fossalta di Piave che, con i loro sindaci, si erano dette contrarie all'iniziativa giudicata una richiesta "con il cappello in mano" di avere giustizia sulle quote. Ha invece aderito Jesolo con il vicesindaco Roberto Rugolotto, mentre il sindaco di San Donà Andrea Cereser ha atteso il folto gruppo nella piazza Indipendenza.

"13 di noi": la marcia di Eraclea su Venezia per i migranti

A Venezia c'erano Bruno Pigozzo, poi Alessandra Moretti, Francesca Zottis, del Pd, anche Nicola Finco per la Lega, Daniele Stival della lista Tosi. Poi i 5 Stelle che con il consigliere Jacopo Berti parlano addirittura di "mafia capitale veneta" e adombrano speculazioni sugli immobiil messi a disposizione dai privati, come a Eraclea.

I manifestanti indossavano tutti la maglietta con scritto "13 di Noi" e tenevano in mano gli striscioni della città di Eraclea. "Abbiamo avuto una lunga chiacchierata con il prefetto", ha spiegato il sindaco di Eraclea, Giorgio Talon, "che sostiene di non avere altre alternative al momento e che sono state utilizzate le disponibilità del commissario provinciale Castelli per le palestre, con l'impegno a portare i migranti altrove. Ma le disponibiltà non ci sono state. Noi abbiamo dato dei suggerimenti e abbiamo chiesto che si individuino altri luoghi messi a disposizione nel territorio. Tra le novità, un bando per le cooperative di gestione dei migranti, che escluderà però i Comuni di San Michele, Jesolo ed Eraclea". Poichè si prevede, infatti, un aumento dei migranti in arrivo, circa 1000, verrebbero dunque escluse le località turistiche indicate.

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