Emergenza in volo, aereo diretto a Sharm el-Sheikh deviato su Venezia

Quattro persone si sono sentite male durante il sorvolo dell’Adriatico, l’Airbus partito da Londra è stato fatto atterrare al Marco Polo per i controlli dei vigili del fuoco e del 118. Isolato in pista sia il mezzo che tutti i presenti a bordo.

Giacomo Costa
L'aereo atterrato a Venezia
L'aereo atterrato a Venezia

Mattinata di tensione quella di lunedì 23 dicembre sulla pista dell'aeroporto Marco Polo di Tessera, dove ha deviato per un atterraggio d'emergenza il volo BA2814 British Airways partito da Londra alle 10 del mattino e atteso nel primo pomeriggio a Sharm el-Sheikh. L'aereo ha invertito la rotta mentre sorvolava l'Adriatico, all'altezza di Zara, poco dopo Ancona: alcune persone lamentavano difficoltà respiratorie e per questo motivo il personale di bordo ha ritenuto più sicuro una verifica immediata, a terra.

L’intervento delle forze dell'ordine all’aeroporto di Venezia
L’intervento delle forze dell'ordine all’aeroporto di Venezia

L'Airbus A320 ha raggiunto lo scalo veneziano alle 12.33 ed è stato immediatamente accolto dai vigili del fuoco e dai sanitari del 118, che assieme al personale di terra ha subito isolato il mezzo e tutti i passeggeri, separando i quattro che chiedevano aiuto da tutti gli altri. I pompieri, assieme ai medici, alle 13.30 stavano ancora compiendo tutti gli accertamenti del caso a bordo. L'aeroporto è comunque sempre rimasto operativo, anche se l’operatività dello scalo ha subito conseguentemente leggeri ritardi e un volo di Easyjet da Londra Gatwick è stato dirottato su Treviso. 

Il Suem 118 ha immediatamente soccorso la passeggera e le tre assistenti di volo che lamentavano i lievi sintomi neurologici – vertigini e parestesie –  a distanza di due ore quasi del tutto rientrati. I soccorritori alle 15 erano ancora sul posto, ma avevano comunque già escluso quadri clinici gravi. Anche i vigili del fuoco, che hanno creato una cortina di sicurezza attorno all’aereo, hanno al momento escluso la presenza di contaminanti ambientali. Le quattro persone coinvolte, inglesi tra i 30 e i 40 anni d’età, hanno rifiutato il trasporto in ospedale per ulteriori accertamenti.

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