Emergenza buche nel Miranese protestano ciclisti e automobilisti
MIRANO. È emergenza strade nel Miranese. Dopo l’ultima ondata di maltempo, il sole asciuga le vie di comunicazione allagate per giorni e rivela, in alcuni punti, una situazione al limite. Lo sanno bene gli automobilisti e soprattutto ciclisti e motociclisti, che in questo periodo dell’anno, con le prime uscite stagionali, sono sottoposti a una continua insidia. Caduto letteralmente nel vuoto, l’appello dei cittadini, raccolto anche dal presidente dell’Aci di Venezia, Giorgio Capuis, che aveva chiamato in causa i sindaci: «Investite sulla manutenzione delle strade».
Nel Miranese invece la situazione rimane difficile in molti, troppi punti. E a fronte di pericoli reali, si assiste all’ennesimo rimbalzo di responsabilità e competenze tra i diversi enti. Altro che principio di sussidiarietà: dove la gente protesta, i gestori delle strade sono sempre quelli del livello superiore e quando invece si bussa alla porta giusta, è la mancanza di fondi a giustificare i mancati interventi. Se la mettano via gli utenti della strada, sia che muovano veicoli a motore o a pedali: si procede tappando i buchi e le (poche) asfaltature occasionali, saranno ancora “a freddo”, cioè non risolutive. Anche per la bella stagione alle porte il programma di lavori è striminzito e nella maggior parte dei casi i problemi resteranno.
A Mirano è pietosa la situazione di via Scortegara: se a Zianigo, tra il centro e Villa Bianchini la strada è una gruviera senza soluzione di continuità, anche nel tratto verso Mirano i pezzi di asfalto saltano come cavallette a ogni passaggio d’auto, aprendo pericolose buche in carreggiata. Non va meglio a Salzano: ai confini con Mirano, lo storico Ponte Grasso è praticamente abbandonato a se stesso, ormai preda di rattoppi successivi che l’hanno ridotto a un colabrodo. Sempre a Salzano è precaria la situazione di via Circonvallazione, verso Luneo-Parauro, con buche e lunghi tratti dissestati. E più a nord, Salzano e Scorzè condividono la sempre più vergognosa condizione di via Cornarotta e via Volta: talmente grave che a risolvere il dissesto non basta neppure un’asfaltatura, dato che i danni interessano ormai il cassonetto stradale, cioè lo scavo sottostante. Pericoli sono stati segnalati anche in via Costituzione a Spinea, in via Noalese, tra Santa Maria di Sala e Noale e in via Cavin di Sala.
Filippo De Gaspari
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