«Emergenza abitativa sempre più diffusa»
ERACLEA. Emergenza abitativa, il sindaco Giorgio Talon lancia l'allarme dopo il caso del cittadino marocchino che aveva denunciato di essere costretto a dormire in auto con la sua famiglia dopo lo sfratto. Il primo cittadino non si ferma a questo episodio, peraltro risolto dal Comune non senza difficoltà, e ricorda che tante famiglie adesso devono affrontare il problema di trovare un tetto dopo lo sfratto. Un argomento che dovrebbe essere trattato a livello di conferenza dei sindaci del Veneto Orientale. E critica anche chi ne approfitta e ricatta le amministrazioni con azioni eclatanti pur di avere una casa.
«Il nucleo familiare in questione», dice il sindaco, «era già aiutato economicamente dai servizi sociali e da alcuni cittadini. Il Comune si è attivato subito perché si trattava di intervenire soprattutto a tutela dei minori. Molte persone, tra dipendenti e assessori, hanno cercato di individuare soluzioni più o meno percorribili. Nel frattempo l’ente ha dovuto subire una “violenza passiva” da parte di questo cittadino che in più occasioni si è posizionato all’interno del palazzo municipale con la famiglia, rifiutandosi di lasciare la sede comunale dopo l’orario di chiusura degli uffici. Ritengo che un padre di famiglia debba comunque attivarsi personalmente per cercare altre soluzioni davanti alla necessità dei propri figli. Siamo di fronte a emergenze che interessano anche tante altre famiglie». (g.ca.)
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