Emergency, sempre più italiani nel polimambulatorio di Marghera

Diecimila prestazioni al poliambulatorio nel 2014. In passato erano più gli stranieri a chiedere aiuto

MARGHERA. Le attività del politambulatorio Emergency continuano a crescere, con un notevole aumento sia dei volontari, sia delle persone che si recano nella struttura veneziana per consulti e cure, con una diversificazione delle richieste che ha portato, nell’ultimo anno, soprattutto a un incremento considerevole dell’aiuto ai residenti e agli italiani rispetto agli stranieri, che in precedenza erano i casi più numerosi.

Nel 2014 e nei primi mesi del 2015, contrariamente a quanto avveniva in passato quando la percentuale degli utenti parlava di un italiano ogni cinque, sono stati proprio gli italiani la comunità più numerosa che si è rivolta al poliambulatorio di Emergency, seguita da romeni, senegalesi e dalla “novità” dei cinesi. «A noi», spiega Marta Carraro, mediatrice culturale di Emergency, «si rivolgono sempre più spesso gli italiani che non hanno più la tessera sanitaria perché hanno perso la residenza a causa del licenziamento o per altri motivi legati alle difficoltà economiche di pagare anche le semplici prestazioni sanitarie. Il numero dei senza dimora italiani è in crescita continua e con essi aumenta sempre più anche il numero degli stranieri integrati che si trovano ora ad aver perso il lavoro e con esso il permesso di soggiorno ed ogni diritto».

Sono state oltre 2.000 le presenze e quasi 10.000 le prestazioni erogate dal poliambulatorio nell’ultimo anno. «Accoglienza e visita», spiega Franco Osti, medico e responsabile sanitario del politambulatorio Emergency, «sono rivolti a tutti quelli che ne hanno bisogno. Le patologie più diffuse che vengono riscontrate sono risentimenti gastrointestinali, reumatismi, artrosi, dolori diffusi, diabete e sindrome da stress post traumatico, ansia e depressione. Spesso sono patologie derivanti da difficili situazioni di vita, scarsa igiene e fatica psicofisica”.

Lo staff di Emergency a Marghera è attualmente composto da 86 medici specialisti volontari, 64 odontoiatri, 70 infermieri, 4 mediatrici culturali e decine di altri volontari del Gruppo Emergency Venezia, che si è anche dotato di una seguita pagina Facebook per intervenire più direttamente sul territorio. Tra i servizi erogati, Emergency fornisce occhiali e protesi odontoiatriche gratuite ai cittadini italiani con reddito inferiore agli 8.500 euro l’anno. «Alla prima visita», spiegano gli operatori, “segue una analisi precisa dei bisogni legata alla situazione complessiva della persona». Tra gli ultimi casi trattati, particolare riscontro ha avuto la situazione di un senza fissa dimora italiano, vittima di un incidente, operato più volte e poi dimesso, che sarebbe finito a dormire su una panchina se non fosse stato per l’accordo tra Emergency e la Casa dell’ospitalità di Mestre. «Venezia è una città speciale», aggiunge Andrea Freda, direttore del poliambulatorio, «dove la disponibilità al volontariato è notevole e dove è possibile attivare ottime collaborazioni a fronte di un panorama sociale attraversato da una crisi che porta un numero sempre maggiore di persone a finire per strada».

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