Elvis picchiato da una sola persona

Camponogara. Si sta dipanando la vicenda del 43enne in coma. I legali: «Agnoletto e Katiuscia Cacco estranei ai fatti»
Di Alessandro Abbadir

CAMPONOGARA. Si sta dipanando di ora in ora il quadro che stanno ricostruendo gli inquirenti sulla vicenda che ha visto finire in coma Elvis Carraro durante una festa in casa di amici a Sambruson. L’uomo di 43 anni di Camponogara sarebbe stato colpito da un solo pugno di reazione a causa di un alterco durante una festa fra amici. Carraro, dopo essere stato colpito alla mandibola ha battuto pesantemente il capo a terra restando in coma. Le altre persone coinvolte hanno cercato di depistare il tutto, dando la versione in un primo momento che avevano trovato l’amico vicino alla stazione dei treni di Camponogara.

«L’accusa per lesioni gravissime», spiega l’avvocato Pascale De Falco, «sarebbe perciò ascrivibile a una sola persona e cioè a chi ha tirato il pugno, mentre le altre tre dovranno rispondere dell’accusa di favoreggiamento. Certo son sicuro, non è stata la mia assistita Katiuscia Cacco a sferrare il pugno». Sarà la magistratura insomma a dover stabilire le precise responsabilità.

Intanto migliorano leggermente condizioni di Elvis Carraro, che si trova ricoverato all’ospedale di Mestre, dove è in prognosi riservata dopo essere stato operato due volte alla testa. Ma facciamo un passo indietro. Tutto è successo lo scorso venerdì pomeriggio quando Carraro, insieme all’amica Katiuscia e altri tre amici Mirco Livieri, Philippe Faivre, Luca Agnoletto dopo un pomeriggio passato in compagnia, hanno trascorso la serata in casa di Mirco Livieri a Sambruson.

Qui la situazione si è movimentata a causa di un alterco fra Katiuscia Cacco e lo stesso Elvis Carraro. Ne è nato un parapiglia, forse favorito dal fatto che qualcuno aveva alzato troppo il gomito: Carraro è stato colpito al volto da un pugno. L’uomo è caduto, come un pupazzo ha sbattuto la testa a terra, ed è piombato sul pavimento a corpo morto. Il gruppo si è subito accorto infatti che Elvis respirava male, sembrava morto, non reagiva e hanno tentato di soccorrerlo. Gli amici, però, hanno detto ai medici di aver trovato per strada Elvis di fronte alla stazione dei treni di Calcroci. Hanno spiegato di averlo trovato a terra, ma di non sapere nulla del perché fosse ridotto così. I medici hanno avvertito i carabinieri che hanno prelevato i quattro dalle loro case e li hanno portati in caserma per essere interrogati.

Intanto l’avvocato Alessandro Menegazzo ribadisce la completa estraneità di Luca Agnoletto ai fatti. Elvis Carraro, subito trasferito dall’ospedale di Dolo a quello di Mestre, lotta per la vita. Fonti mediche, comunque, esprimevamo moderata soddisfazione per la stabilizzazione della situazione clinica. Bisognerà capire, poi, quando sarà svegliato dal coma farmacologico, se ci saranno delle conseguenze neurologiche. a quanto successo. Una volta sveglio e se ne sarà in grado a quel punto, sarà anche lo stesso Carraro a poter raccontare come sono andate le cose.

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