Elisa dal vivo cerca l'en plein a Stra
La band padovana Pornopilots apre la serata: «Pronti a diventare grandi»
STRA. Un concerto quello di Elisa a Stra di stasera che corona il sogno di molti, ma non solo dei fan. Alle 20 infatti sul palco di Villa Pisani, grazie al concorso «Cornetto Freemusic Audition 2007», salirà anche un gruppo indie/rock padovano: i Pornopilots. Vincitori del premio «Rock Targato Italia 2006», Ivan Molosso (voce), Fabio Tonello e Luca Didonè (chitarre), Enrico Piva (basso) e Alessandro «Tibia» Bolzonella (batteria) possono prendere in prestito alla cantante di Monfalcone una platea di migliaia di spettatori per presentare loro un coinvolgente composto di suoni e ritmi esterofili «in salsa italiana». Chissà che non ne salti fuori una carriera vera e propria...
A tal proposito, parla a nome della band il chitarrista Luca Didonè. Innanzitutto da cosa nasce il nome Pornopilots?: «E' un nome senza troppo senso: nel 1998 il cantante ascoltava gli Stone Temple Pilots, poi la vena punk e irriverente degli inizi ha portato all'aggiunta del termine “porno”. Abbiamo continuato a chiamarci così un po' per pigrizia e un po' perché è un nome che rimane in testa». Come vi siete preparati per questa occasione?: «A 360 gradi! Anche perché Elisa aveva chiesto ai gruppi ospiti di essere in linea col progetto acustico del suo nuovo tour, mentre la produzione a noi ha detto che il concerto è praticamente elettrico e che non ci sono limitazioni: quindi dovremo essere pronti ad adeguarci, sia che si tratti di un set “rock” oppure completamente acustico, o di una via di mezzo». E a livello psicologico come la state vivendo?: «Ovviamente come una grandissima emozione che salirà di scalino in scalino quando sarà il momento fatidico. Per fortuna, avendo già suonato in contesti piuttosto importanti, un minimo carrozzati lo siamo...
Ma non lo si è mai abbastanza per certe platee». Un palco e un pubblico da grandi star: cosa manca adesso al vostro sogno perché si realizzi del tutto?: «Vorremmo diventare professionisti a tutti gli effetti, ma con la nostra proposta di gruppo e non suonando per gli altri. Una cosa che ci è molto piaciuta di questo concorso è che la selezione è avvenuta direttamente tramite la Carosello Records e non con sondaggi o votazioni. Adesso speriamo in un contratto discografico: a noi basterebbero anche soli sei mesi o un anno da rockstar e poi saremmo a posto». Suonerete solo brani originali?: «Sì, è quello che in genere preferiamo fare, a meno che non vi siano particolari esigenze». Vari riconoscimenti, due EP pubblicati e l'apertura del concerto di Elisa: il prossimo passo quale sarà?: «Noi vorremmo fosse l'album, visto che i pezzi ci sono: ma con una produzione seria. E poi suonare tanto dal vivo». Preferite i concerti al lavoro di studio?: «Ci piacciono entrambi, però concerto significa carica: è quello che alla fine aspetti sempre e che mette veramente alla prova ciò che hai scritto».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video