«Eliminare la pista ciclabile in via Bafile»
JESOLO. Pista ciclabile da eliminare. Per la sicurezza in via Bafile e lungo la strada parallela al litorale, la ciclabile è ritenuta oggi un pericolo perché occupa spazio e crea situazioni di promiscuità continua tra pedoni e cicli di ogni genere.
Dopo il tragico incidente stradale in cui ha perso la vita la piccola Anna dalla Mora, al lido si è già voltata pagina. Il rispetto per la famiglia, l’impegno frenetico della stagione, hanno imposto la dura realtà che vede quella famiglia soffrire in silenzio. Ma molti non hanno dimenticato. Il blog Jesoloforum ora lancia una nuova offensiva alla pista ciclabile di via Bafile e chiede che sia tolta dopo tante polemiche e discussioni. «Abbiamo il dovere di non dimenticare», dice Rodolfo Murador a nome del forum jesolano, «lo dobbiamo a quella bambina e alla sua famiglia, perché simili eventi tragici non accadano più. Un primo passo sarebbe togliere la pista ciclabile, che per stessa ammissione del Comune non risulta neppure regolare in base alle nuove normative in vigore. Ci sono sempre i risciò e le biciclette, seppure con i divieti in determinate fasce, che transitano e creano situazioni di potenziale pericolo continue. Sulla Ztl quella pista ciclabile non ha più senso di rimanere». Una pista ciclabile più volte contestata, che è delimitata da una striscia che si può invadere continuamente. Non è stata questa la causa diretta dell’incidente, ma è chiaro che fa parte degli aspetti più incerti sulla Ztl del lido.
La ciclabile è attaccata ai marciapiedi e i rischi sono costanti. Tutto il sistema di via Bafile e della zona a traffico limitato, o impropriamente isola pedonale, vanno rivisti, con limiti di velocità ben evidenti, visto che anche i cartelli dei 30 chilometri orari non sono così frequenti. Era nata sperimentale ancora nel 1982, anno dei mondiali, e così è rimasta. Ci sono commercianti e imprenditori del turismo che addirittura non vorrebbero più neppure la pedonalizzazione, magari il ritorno dei doppio senso. Altri che invece la vorrebbero sempre, tutto il giorno, senza più veicoli in transito. «La zona pedonale è un punto fisso della nostra città e della nostra offerta turistica», dice il consigliere comunale e commercianti di piazza Mazzini, Giorgio Pomiato, oggi una città per crescere deve avere una pedonalizzazione importante e su questo si deve ragionare per eventuali modifiche e interventi perché il resto sono ragionamento ormai fuori tempo». (g.ca.)
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