Elicotteri per turisti a bassa quota, protestano gli abitanti delle isole
VENEZIA
Venezia dall’alto. In nave o in elicottero, fa lo stesso. Venezia come non l’avete mai vista, mezz’ora di volo 200 euro. C’è un nuovo aspetto del turismo invasivo che sta prendendo piede in laguna. Voli di elicotteri a bassa quota per ammirare con il brivido i monumenti e una lagunaunica al mondo. Tutto regolare. Basta acquistare un biglietto in vendita in Riva degli Schiavoni e o da qualche agenzia specializzata et voilà, il gioco è fatto. Invece della gondola o dei vaporetti ecco il brivido di Venezia vista dall’alto. La differenza è che non si tratta di un volo di linea, che in atterraggio su Tessera mostra per qualche minuto le meraviglie della città d’acqua. Ma di giri prenotati, quattro persone e il sorvolo della città. Come l’eliski sulle Dolomiti. Come il Grand Canyon. Solo che qui siamo in laguna. Monta la protesta degli abitanti delle isole. Dove gli elicotteri carichi di turisti intensificano i loro viaggi, spesso a bassa quota. Il «giro» prevede il decollo dall’aeroporto Nicelli, il sorvolo su Venezia, rientro per la laguna nord attraverso Sant’Erasmo, Cavallino, poi di nuovo al Nicelli. «L’altro giorno ne sono passati tre uno dopo l’altro, a bassa quota», denuncia un’abitante di Sant’Erasmo. A parte il rumore, pensiamo all’inquinamento e al rischio che ci cadano sulla testa». Il sorvolo sulla città d’acqua è da sempre vietato per ovvie ragioni di sicurezza. Ma ultimamente le deroghe sono sempre più numerose. Forze dell’ordine, calendari, riprese tv. Adesso il taxi del’aria, ennesima concessione al turismo.
Qualche giorno fa alla Festa del Mosto di Sant’Erasmo un elicottero nero è passato diverse volte a bassa quota. Qualcuno ha scattato foto. Il velivolo nero, legerissimo, passa a pochi metri dalla chiesa e dal campanile dell’isola. Poi sorvola a bassa quota la laguna e l’Arsenale, torna a dirigersi verso il Lido. Un uso che dà ricchezza a chi ha fatto la proposta. Ma che non è forse il più compatibile per la laguna. Si era parlato di dirigibile all’Arsenale, adesso invece arrivano gli elicotteri. Se i turisti aumentano e la richiesta sale, quanti saranno i velivoli autorizzati a sorvolare le case di Venezia? Il fenomeno è appena all’inizio. Ma la protesta, fra comitati e associazioni, già si fa sentire.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia