Elezioni comunali, ballottaggio a Portogruaro: si vota fino alle 15

PORTOGRUARO. Da una parte Stefano Santandrea, medico in pensione, 63 anni, nato a Forlì, ma cresciuto a Portogruaro da quando ha 12 anni, candidato del centrosinistra, tre volte in consiglio comunale. Dall’altra Florio Favero, 58 anni, già in consiglio comunale nel 2009 nella consiliatura breve dell'anatra zoppa, e consigliere comunale a Fossalta di Portogruaro, di professione architetto, candidato leghista di centrodestra. Sono loro i rivali per il ballottaggio di domenica 4 e lunedì 5 ottobre 2020.
Alle 23 di domenica 4 ottobre aveva votato il 42,5 percento contro il 49,3 percento del primo turno. Urne aperte anche lunedì sino alle 15, poi lo spoglio
Santandrea è sostenuto da 7 liste, Favero da 10. Due persone diverse nel modo di parlare alla gente, diversi anche nelle passioni e agli antipodi nei programmi. Santandrea pratica costantemente lo sci e il tennis, Favero invece è un fine conoscitore dell'arte e visita mostre di grande richiamo anche all'estero. I due candidati si conoscono e si stimano, ma non possono dirsi amici.
Sulle strategie di comunicazione Santandrea va al sodo, Favero invece gioca molto sul sorriso, sullo slogan e raramente lo si è visto attaccare un avversario: è accaduto con Maria Teresa Senatore, ma adesso la sindaca uscente è sua alleata.
Queste elezioni dividono molto anche le famiglie portogruaresi. Vecchie generazioni contro nuove, padri contro figli, contrapposizioni tra fratelli e cugini, tra amiche e amici. La città forse non è mai stata così divisa, ma in realtà la campagna elettorale anche per il secondo turno è tranquilla.
Le previsioni meteo su Portogruaro per domenica e lunedì minacciano pioggia e chissà se questo avrà un riflesso sul risultato finale: la partita si gioca anche, forse soprattutto, sull'affluenza.
LE ALLEANZE Stefano Santandrea è appoggiato da due soli partiti nel senso tradizionale del termine: Articolo Uno e Partito Democratico. Assieme all'anima cattolica ha unito l'anima più progressista di Portogruaro, quella ambientalista e (un tempo) operaia. Alla prima tornata era appoggiato da tre liste civiche: Città per l'Uomo, Lista civica Santandrea Sindaco e Tuttunaltraportogruaro hanno eroso qualche voto al Pd, ma non più di tanto. Nella prima lista civica fu eletto proprio Santandrea in consiglio nel 2009. Memorabile fu un suo discorso (che spostò voti) a Lugugnana, di cui c'è traccia sui social. In questa lista c'erano Marco Terenzi e Vittoria Pizzolitto, consiglieri comunali del Pd uscenti. Un altro consigliere comunale rischia di restare fuori, Roberto Zanin, inserito nella lista Pd. Santandrea Sindaco poteva contare su due ex assessori come Maria Teresa Ret e Paolo Bellotto: la prima entrerà in consiglio, il secondo solo se Santandrea vince. Città del Lemene è la lista fondata da Graziano Padovese, che vinse nel 2015 appoggiando Maria Teresa Senatore, ma che poi si sfilò, perdendo per sempre Luigi Toffolo, attuale vicesindaco passato nel frattempo alla Lega. Le 7 frazioni in comune è una lista nata quest'anno, tra i candidati consiglieri l'ex candidato sindaco di Alternativa Libera Lorenzo Tummino.
Florio Favero è espressione della Lega. Per la prima volta in consiglio ci sarà il giovane segretario Mattia Dal Ben, che ha fatto man bassa di voti. Tra i partiti solo al secondo turno si sono aggregati Forza Italia e Fratelli d'Italia. In caso di successo entrerà il presidente del consiglio uscente Gastone Mascarin, candidato a una conferma in quel ruolo. Le altre liste sono tutte civiche: Destra Lemene è fondata da Caterina Pinelli; Portogruaro Futura raggruppa pensionati, Forza Portogruaro i ribelli di Fdi e Fi; Lista Toffolo i seguaci moderati del leghista Luigi Toffolo; Lista Rambuschi i seguaci dell'ex forzista Pietro Rambuschi candidato a un posto da assessore. Infine le civiche che hanno appoggiato Senatore al primo turno, ovvero Senatore Sindaco e Liberi Insieme.
QUANDO SI VOTA Seggi aperti dalle 7 alle 23 di domenica 4 e dalle 7 alle 15 di lunedì 5 ottobre. Partecipano al voto di ballottaggio coloro che erano già elettori del comune in occasione del primo turno e che, quindi, avevano già compiuto a quella data i 18 anni di età.
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