Elezioni comunali a Pramaggiore, una sola lista: Pivetta sarà riconfermato se vota il 40% degli elettori

Il centrosinistra a sorpresa non si è presentato: Pier Giorgio Lopiani, candidato ritirato, aveva già preparato tutto. La foto, la scheda, i nomi erano pronti, poi a sorpresa il dietrofront . Sono chiamati alle urne 4020 elettori
Rosario Padovano
Il municipio di Pramaggiore
Il municipio di Pramaggiore

PRAMAGGIORE. Colpo di scena sabato 14 maggio alle 12.  Dopo che il Pd aveva annunciato la seconda lista (con due note, la prima 8 giorni fa, la seconda giovedì), il centrosinistra non si presenterà alle elezioni.

Ci sarà quindi un'unica lista, quella del centrodestra che amministra da più di 20 anni, “Pramaggiore oltre il 2000” che ricandida l'attuale sindaco Fausto Pivetta.

Ora la gente pramaggiorense deciderà, attraverso una sorta di referendum, se Pivetta meriterà il secondo mandato. Un po' di numeri. Gli elettori chiamati alle urne sono 4020, secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio elettorale regionale (il numero sarà aggiornato prima dell’elezione del 12 giugno).

L'articolo 6 comma 2 del regolamento per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale nei Comuni sino a 15.000 abitanti, recita che «ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista e il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti e il numero dei votanti non sia stato inferiore al 40 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune. Qualora non siano raggiunte tali percentuali, l'elezione è nulla. Per la determinazione del numero degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune non si tiene conto degli elettori iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) che non esercitano il diritto di voto».

Pier Giorgio Lopiani, candidato ritirato, aveva già preparato tutto. La foto, la scheda, i nomi. Poi il dietrofront. «Noi avevamo cercato un accordo, per poter collaborare insieme 2 mesi fa, ma la maggioranza non ha voluto» ha detto Lopiani «A questo punto vediamo se sono capaci di riconfermarsi».

C'è però un retroscena, che ha indispettito i militanti della minoranza. Un componente della lista dopo una notte in bianco ha cambiato idea, ritirando la firma. «Colpa delle rane» scherza qualcuno.

Nella frazione di Le Comugne da venerdì è tornata dopo due anni la Sagra delle Rane, che favorisce sempre vari incontri, anche a sorpresa, tra politici.

«Quanto accaduto è intollerabile» tuona il sindaco uscente e candidato unico, Fausto Pivetta «Abbiamo decine e decine di progetti per il nostro paese. Ma quale accordo respinto? Sono loro che non hanno voluto starci. Lavoriamo da subito per il bene del paese».

In lista la vecchia guardia e qualche nome nuovo. Inizia una campagna elettorale anomala. Il clima è teso, e i giochi non sono fatti. Deciderà il numero di cittadini che andranno a votare se Pivetta resterà sindaco. 

ECCO LA LISTA 

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