Elezioni comunali, a Chioggia M5S contro Casson: "Nessun apparentamento"

Il candidato pentastellato Alessandro Ferro va al ballottaggio contro il sindaco uscente Giuseppe Casson, in vantaggio al primo turno di 14 punti. Gli sfidanti: "Nessun apparentamento"
La stretta di mano tra gli sfidanti al ballottaggio Giuseppe Casson e Alessandro Ferro (foto De Polo)
La stretta di mano tra gli sfidanti al ballottaggio Giuseppe Casson e Alessandro Ferro (foto De Polo)

CHIOGGIA. Fenomeno Movimento 5 Stelle a Chioggia. Il candidato Alessandro Ferro conquista il secondo posto al primo turno (5.570 voti, 21,84%) e vola al ballottaggio di domenica 19 giugno.

La festa del M5S sulla scalinata del municipio di Chioggia per la conquista del ballottaggio (foto da Facebook)
La festa del M5S sulla scalinata del municipio di Chioggia per la conquista del ballottaggio (foto da Facebook)

Se la dovrà vedere con il sindaco uscente Giuseppe Casson, che nel voto di domenica 5 si è piazzato al primo posto con 8.941 preferenze, pari al 35,05%.

Per i grillini chioggiotti, l'approdo al ballottaggio rappresenta una prima, grandissima vittoria, che già nella mattinata di oggi è stata celebrata con alcuni attivisti che si sono presentati sulle scale del municipio con le bandiere pentastellate.

Ora iniziano quindici giorni durissimi. Alessandro Ferro e la sua squadra devono tentare il colpaccio per strappare Chioggia all'amministrazione uscente e consegnarla per la prima volta a una giunta grillina.

Il candidato del M5S ha 41 anni, è sposato e padre di una bambina, di professione architetto, alla prima esperienza politica. Il suo slogan per la campagna elettorale è "Trasparenza, coerenza e praticità". Cinque i punti essenziali del programma: rivalutazione delle strutture pubbliche degradate; nuova viabilità cittadina per il turismo; riorganizzazione della macchina comunale; sgravi fiscali per le nuove aziende; riqualificazione delle scuole pubbliche.

Entrambi i candidati già lunedì mattina hanno dichiarato: "Nessun apparentamento". Questo significa che la sfida tra Casson e Ferro si giocherà tutta sulla conquista della preferenza di chi, al primo turno, ha votato per i candidati che non sono arrivati al ballottaggio.

Una curiosità: le schede nulle a Chioggia sono state circa 1.500, il 5%. La causa maggiore di annullamento da parte dei presidenti di seggio è rappresentata da errori nel voto disgiunto.

Il "grazie" della Segantin. Marcellina Segantin, candidata di Chioggia Viva, Forza Italia, Fare, Fratelli d'Italia, civica La rete per il futuro, ha affidato il commento della sconfitta a una breve nota diffusa in mattinata: "È stata una bella battaglia e faccio i complimenti a chi è andato al ballottaggio. La nostra è una proposta civica importante che continuerà il suo lavoro per rendere Chioggia una città migliore. Ringraziamo gli oltre cinquemila votanti che ci hanno dato fiducia e dai quali ripartirà piu forte di prima il progetto ChioggiaViva, pronti al confronto e a dare un contributo propositivo perché Chioggia possa cambiare".

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