Elettrodotto, il fronte dei sindaci

Caterina Cacciavillani (Stra): «Uniti per il completo interramento del tracciato»

STRA. «Bisogna fare un fronte comune per fermare l’elettrodotto di Terna. Come sindaci siamo pronti a scendere in strada con i cittadini per bloccare quest’opera che rischia di deturpare il paesaggio della Riviera del Brenta da Fusina a Camin e creare danni alla salute». A dirlo è il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta, il sindaco di Stra Caterina Cacciavillani (nella foto), medico di famiglia, dopo che giovedì scorso la Regione ha approvato un ordine del giorno in cui chiede il completo interramento del tracciato dell’opera lunga 22 chilometri. Un ordine del giorno voluto fortemente dall’assessore Roberto Marcato.

«Con i comitati ci siamo incontrati in questi giornii», spiega Cacciavillani, «e abbiamo concordato un’azione di lotta comune . Questa nuova opera se tutti filasse liscio potrà essere realizzata nel giro di 3 anni. Non c’è nemmeno bisogno di avviare espropri perché la maggior parte del tracciato sarebbe fatto passare a ridosso dell’Idrovia Padova Venezia, che sarebbe ridotta a una selva di tralicci alti 65 metri». L’elettrodotto va da Fusina a Camin, ma solo nella prima parte, cioè quella collegata alla realizzazione del Vallone Moranzani, sarà interrata. Terna pubblicherà il progetto entro il 23 febbraio. «Siamo pronti a fermare Terna con ricorsi al Tar e manifestazioni», spiega Mattia Donadel, presidente del comitato Opzione Zero, «con i sindaci di Mira, Camponogara, Vigonovo, Dolo, Stra, Fiesso e Fossò». Sulla stessa posizione anche i comitati Cat guidati da Adone Doni. Chiama alla lotta comune per fermare l’elettrodotto anche Franco Ferrari, consigliere regionale della lista “Alessandra Moretti presidente”: «La salute dei cittadini della Riviera va salvaguardata. È importante valutare con attenzione le conseguenze che può avere sulla popolazione l’elettrosmog provocato da tralicci arerei, cavi ad altissima tensione che passano a ridosso dei centri abitati. Nelle prossime settimane, recependo le tante istanze che arriveranno dal territorio», conclude Ferrari, «farò il punto con gli amministratori locali per delineare un’azione comune su una questione così delicata ponendomi come collegamento, visto che risiedo in Riviera a Camponogara, fra la Regione e il territorio».

Alessandro Abbadir

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