Elettrodotto dietro il nido Chiesto l’interramento

Portogruaro. Protesta dei genitori dei bimbi che vanno all’asilo e all’elementare Rifiutata la proposta del Comune di costruire una nuova cittadella scolastica
FGAVAGNIN DEPOLO IL PARCO GIOCHI A POCHI METRI ELETTRODOTO SCUOLE SAN NICOLO'
FGAVAGNIN DEPOLO IL PARCO GIOCHI A POCHI METRI ELETTRODOTO SCUOLE SAN NICOLO'

PORTOGRUARO. Si è concluso con un nulla di fatto il confronto tra l’amministrazione comunale e i genitori dei bambini dell’asilo e della scuola elementare di San Nicolò per la questione dell’elettrodotto che passa proprio sopra le scuole, case e parco pubblico. L’impianto alimenta i treni e ha ripreso a veicolare energia elettrica da un mese circa. Il comune ha proposto di costruire una scuola poco distante, un’operazione meno costosa dell’interramento dell’elettrodotto. Si oppongono però a questa proposta sia i genitori, sia i componenti del comitato Salute e Ambiente che da anni si batte per l’interramento della struttura e che secondo loro sarebbe dovuto avvenire nel lontano 2003, 10 anni fa, “per legge”. La patata diventa quindi sempre più bollente. Innanzitutto Terna e Rfi, lamentano i genitori, hanno mostrato scarso rispetto per le problematiche dei piccoli che frequentano gli istituti. Infatti sia Terna sia Rfi non hanno mandato alcun rappresentante alla riunione, sebbene fossero invitati. Rfi è proprietaria dell’elettrodotto e dei tralicci, Terna invece veicola l’energia che alimenta i convogli ferroviari. Sia Terna sia Rfi, va precisato, hanno dato la loro disponibilità a cambiare sistema, cioè alimentare la sottostazione elettrica di Portogruaro con l’elettrodotto che parte da Spinea, e non quello da cui da un mese viene veicolata l’energia, la cui fonte si trova in Friuli, a san Giorgio di Nogaro. «Seguiamo questa annosa vicenda ormai dal 1999, abbiamo organizzato centinaia e centinaia di riunioni, vertici, con molti attori e alcuni significativi risultati li avevamo ottenuti. Tranne uno, ricorda Claudio Fagotto, presidente del comitato Salute e Ambiente di Portogruaro, «l’interramento dell’elettrodotto che questi signori avrebbero dovuto realizzare per legge nel 2003. Sotto i tralicci ci sono una scuola, le case, un parco pubblico. Mi meraviglio poi che l’amministrazione non abbia interpellato tutti i residenti per renderli edotti di questa problematica, limitandosi a invitare nella riunione di venerdì sera soltanto i genitori dei ragazzi». Preoccupa poi il livello di microtesla (unità di misura del campo magnetico). La media è di 0,3, quando la soglia di attenzione (per l’Arpav) è di 0,2 microtesla. «Ma ci sono giorni e ore in cui transitano più treni», conclude Fagotto,«per cui non escludiamo valori maggiori. Con un’esposizione al parco pubblico oltre le 4 ore si corrono dei rischi”. Il pressing del comune su Terna e Rfi continuerà; ma se i loro rappresentanti non si presentano alle riunioni non ci sarà alcuna collaborazione con i genitori. I quali ribadiscono di voler trasferire i piccoli in altri istituti. Temono infatti conseguenze sulla salute dei bambini.

Rosario Padovano

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