Eleonora, laureata in “Delpierologia”
JESOLO. L’avventura di Alex Del Piero a Jesolo diventa una tesi di laurea. Accade nella città in cui è stato protagonista, per due estati consecutive, e che gli ha intitolato un tratto di lungomare delle stelle, evocando la sua partecipazione come uno degli eventi di marketing di maggior successo nella storia della città balneare.
Così la studentessa jesolana Eleonora Talon, 26 anni, oggi si sente una “Delpierologa”, dopo aver elaborato uno studio approfondito, diventato una tesi di laurea su “Del Piero & Sydney Summer Tour 2013”. Eleonora si è laureata all’Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di studi umanistici, corso di laurea in Comunicazione e Pubblicità, presentando la tesi dal titolo “I venti giorni di Del Piero a Jesolo”. Diploma di ragioneria, poi iscrizione all’Università di Trieste, questa ragazza dolce e piena di energia è sempre stata una juventina doc e fan sfegatata di Alex.
Perchè hai scelto questa tesi di laurea? «Tutto è nato parlandone con mio papà Gianni, che lavora alla “Personal Time” e si era occupato dei gadget per l’evento. Mi ha suggerito di pensare a una tesi di laurea su questo argomento, visto il successo d’immagine e l’operazione di marketing per la città che ancora oggi viene ricordata. Quando ho visto la cerimonia per il lungomare delle stelle a lui intitolato ho pensato che sarebbe stata una grande occasione per i miei studi».
Come hai affrontato la tesi? «La parte più divertente è stata parlare con tutte le persone coinvolte in questa straordinaria operazione. La cosa che mi ha colpito è stata vedere come tutti hanno ricordato con entusiasmo il lavoro di squadra e il successo che ha avuto l’evento e l’orgoglio di avervi partecipato. Inoltre da tutti è emerso il profondo lato umano di Alessandro nei confronti dei disabili.
Come nasce la passione per Alex? «Un po’ perché mia mamma è originaria della zona di Conegliano, un po’ perché di Alex ne parlavano sempre i miei zii. Io sono juventina sfegatata e ricordo che quando vidi la maglietta di Del Piero chiesi ai miei genitori di comprarmela. Da lì è stato tutto un crescendo. Eppure entrambi i miei genitori sono interisti».
Hai incontrato Del Piero? «Sì, alla conferenza stampa di “MondiALE 2014” ed è stato emozionante, lui era attorniato da giornalisti e persone che volevano scattarsi una foto assieme al loro beniamino. Io mi sono seduta in un angolino e ho aspettato che la fila terminasse, mi sono avvicinata. Un ragazzo mi ha chiesto se gli facevo una foto e così gli ho detto se poteva ricambiare il favore. Mi tremava la voce, ma sono riuscita a chiedergli un autografo e gli ho spiegato brevemente la mia intenzione per la tesi e si è dimostrato interessato».
« Tra l’altro», prosegue, » quel giorno ero a Trieste per uno degli ultimi esami e grazie a Giorgia Andreuzza, assessore al turismo della Provincia, che sapeva che volevo fare la tesi, mi ha telefonato dicendomi di correre in municipio che c’era la conferenza stampa così potevo conoscere tutti i protagonisti del progetto».
Cosa vorresti dirgli adesso? «Vorrei tanto incontrarlo quando arriverà nuovamente in Italia, magari per consegnarli una copia della mia tesi. E mi piacerebbe che ne firmasse una per me, come io lo farò per lui consegnandogliene una copia. Spero tanto che apprezzi il mio sforzo, la mia passione per questi tesi di laurea su di lui».
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