«Educazione sessuale? Solo uomo e donna. Vigilerò nelle scuole»

Vigonovo. Il sindaco Zecchinato manda un team di consiglieri negli istituti. «È intollerabile che si inculchi l’idea della normalità delle famiglie omosessuali»

VIGONOVO. «Farò controllare i programmi scolastici delle scuole elementari e medie di Vigonovo, da un team di consiglieri comunali ad hoc in tema di educazione sessuale. Segnalerò immediatamente al ministero se vi sono delle anomalie ed insegnamenti fuorvianti. È intollerabile che si voglia inculcare nella testa dei bambini che le famiglie fatte di coppie omosessuali sono la normalità». A prendere questa decisione è il sindaco, il leghista Damiano Zecchinato che sposa la linea del Comune di Verona.

Zecchinato invita, inoltre, i parroci a intervenire per ribadire con forza su quali principi si basa la religione cristiana. Dal dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Domenico Martino, arriva un altolà: «Non è possibile da parte del sindaco alcun controllo sui programmi ministeriali».

Ma il sindaco non si ferma: «Senza voler interferire con i programmi d’istruzione ministeriali credo che il Comune di Verona e anche la mia», chiosa, «abbiano tutto il diritto, ma credo soprattutto il dovere di controllare nell'interesse dei minori, una materia scolastica così delicata, ma soprattutto in questo momento strumentalizzata. Essere eterosessuali, essere una famiglia uomo-donna, disturba talmente da essere uno stereotipo da combattere, facendolo passare per anormale se non sorpassato». Zecchinato attacca i modelli che sarebbero insegnati ai bimbi delle medie ed elementari «Quale modello di società», si chiede, «dobbiamo aspettarci? L’essere orgogliosi di essere omosessuali, di vantarsi di essere una famiglia uomo-uomo o donna-donna, e magari aver adottato un figlio che passerà l'età scolastica a chiedersi chi l'avrà procreato, sapendo che per fare ciò ci vuole un uomo e una donna»?

Il sindaco vuol contrastare quella che considera di fatto «una deriva , un insegnamento licenzioso che potrebbe traviare la formazione di persone con la personalità ancora fragile come i minori».

Per questo Zecchinato invierà nelle scuole del paese consiglieri preparati in materia, per capire in che modo viene insegnata l’educazione sessuale segnalando al ministero “eventuali anomalie”: «Chi vuole inculcare questi modelli nei quali viene insegnato che tutto è normale», cotninua Zecchinato, «sono persone diverse che vogliono sentirsi normali attaccando pericolosamente con leggi i modelli di società esistente per crearsene una di società a propria immagine, con usi e costumi loro congeniali. Pur non volendo negare i diritti costituzionali a nessuno, è importante anche una presa di posizione da parte della Chiesa, visti i silenzi assordanti , che servono forse a non indispettire qualcuno»

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