Ecco quanto guadagnano i consiglieri comunali di Venezia
Il più ricco è il sindaco Orsoni: ha dichiarato 608 mila euro, cinque case, otto terreni e una barca a vela
Il sindaco Giorgio Orsoni in un momento di relax nella sua barca a vela
VENEZIA. Con un reddito complessivo di 608 mila euro, cinque appartamenti, due garage, un magazzino, otto terreni, due auto al cinquanta per cento e una barca a vela interamente sua, il sindaco Giorgio Orsoni è il più ricco di Ca' Farsetti. I più poveri, nel senso di zero entrate in quanto entrambi studenti, sono Andrea Renesto dell'Italia del Valori e Simone Venturini dell'Unione di Centro. Per i due giovani consiglieri nè negozi, nè auto, nè amministrazioni, nè partecipazioni a società. E' quanto emerge dalla denuncia dei redditi degli inquilini del municipio nel 2009 resa nota dalla Direzione Affari Generali del Comune.
In vetta alla classifica il primo cittadino, avvocato, che ha presentato un modello 730 da 608 mila euro (con imposta netta di 243 mila euro) dichiarando, inoltre, una spesa elettorale per le amministrative dello scorso marzo di 287 mila euro. Costosetta, però evidentemente ne è valsa la pena. Se la passa decisamente bene anche Cesare Campa, eletto nelle file del Pdl. I beni immobili e la partecipazione a svariate società gli sono valsi nel 2009 un reddito complessivo di 316 mila euro.
Lo tallona il magistrato Ennio Fortuna dell'Unione di centro con un'entrata di 260 mila euro mentre quarto in graduatoria dei più ricchi di Ca' Farsetti si è piazzato Stefano Zecchi eletto con la Lista Brunetta. Per il professore universitario, proprietario di un appartamento al Lido e di un'abitazione di residenza a Milano, il reddito complessivo è stato di 157 mila euro. E ancora sopra i 100 mila euro Maurizio Baratello, commercialista, del Pd - 133 mila per l'esattezza - e Valerio Lastrucci, ingegnere, di Italia dei Valori, che ha dichiarto 108 mila euro. Sotto i 100 mila euro la schiera dei consiglieri comunali si infoltisce. Arriva a 95 mila euro il reddito complessivo di Michele Zuin del Pdl che conta, tra le sue proprietà, una casa al Lido e due a San Vito di Cadore.
Quello di Carlo Pagan, architetto, del Pd, tocca gli 87 mila euro di cui 3 mila sono stati spesi per la campgna elettorale mentre Raffaele Speranzon del Pdl ha denunciato un reddito complessivo di 64 mila euro. Tra le file dei leghisti il reddito di Alberto Mazzonetto si ferma a 53 mila euro (nessun bene immobile e una Opel Astra). E ancora, in ordine sparso, il modello 730 dell'avvocato Jacopo Molina arriva a 32 mila euro, quello di Michele Mognato del Pd a 57 mila euro (2.100 euro spesi per la campagna elettorale) e quello del collega di partito Gabriele Scaramuzza 26 mila euro (mille per la campagna elettorale).
La Lista In Comune vede il capogruppo Giuseppe Caccia dichiarare un reddito comlessivo di 33 mila euro che conta parecchi immobili, tra cui una prima casa nel comune di Venezia e altre al cinquanta per cento sparpagliate tra Lombardia e Piemonte. Della stessa lista Camilla Seibezzi, manager culturale, ha dichiarato 21 mila euro e la proprietà di un quarto di immobile. Reddito a quota 19 mila euro per Sebastiano Bonzio (Rifondazione), proprietario di un appartamento di 70 metri quadrati a Mestre e di una Toyota Corolla del 2003.
E' di Raffaele Speranzon del Pdl l'auto più glamour dei consiglieri comunali: una spider Alfa Romeo inserita nella dichiarazione dei redditi del 2009.
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