Ecco l’isola pedonale allargata Cereser rilancia il progetto

Il sindaco uscente vuole una nuova viabilità per San Donà. Prevista una pavimentazione elegante Sarà inglobata piazzetta Trevisan con ampio parcheggio in via del Campanile collegato a piazza Rizzo
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - S. DONA' - RENDERING DEL progetto di pedonalizzazione del centro
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - S. DONA' - RENDERING DEL progetto di pedonalizzazione del centro

SAN DONÀ. Ecco il piano per la futura pedonalizzazione del centro di San Donà, Andrea Cereser rilancia e conferma la volontà di allargare l’ area pedonale per far diventare San Donà una città vera. Mentre infuria il dibattito sulla pedonalizzazione di corso Trentin e la nuova viabilità, con svariate proposte tese e mantenerla con nuova viabilità o addirittura toglierla, il sindaco uscente propone un progetto ormai consolidato che vuole creare un centro pedonale autentico. Una pavimentazione nuova ed elegante, l’allargamento della pedonalizzazione davanti al duomo cittadino, che ingloba piazzetta Trevisan, con ampio parcheggio in via del Campanile collegato poi a piazza Rizzo.

Il doppio senso di circolazione resterà, invece, dalla parte opposta alle ex pelliccerie Lunardo, in collegamento a via Ancillotto, anche questa riqualificata con pista ciclabile e parcheggi oltre all’illuminazione. Il centro città cambia progressivamente forma ed equilibri, sulla base dell’assunto che sono sempre di più i cittadini a volere una pedonalizzazione allargata. «Stiamo pensando a una vera idea di città che riguarda anche piazzetta Trevisan e via Campanile», spiega il sindaco, «con accesso privilegiato a piazza Rizzo, anche da via 13 Martiri, creando il doppio senso di circolazione di fianco alle poste, dove oggi si circola a senso unico. L’obiettivo è di riportare i cittadini in centro. Isola pedonale significa che dobbiamo allontanare le auto dal centro. I residenti arriveranno come conseguenza anche di nuove abitazioni che stanno per essere costruire o ristrutturate e poi arriveranno anche negozi riqualificati come richiede il mercato. Organizzare eventi è importante, ma ogni evento è limitato a se stesso e dobbiamo fare di più».

«E bisogna parlare di un vero piano urbano per la mobilità sostenibile», chiosa Cereser, «non solo un Put limitato alle auto, ma che comprenda anche pedoni, cicli, mezzi pubblici. Presto avremo due stazioni attaccate, per autobus e treni, e questo comporterà lo spostamento dalle auto alla mobilità pubblica. Un terzo delle auto con una sola persona a bordo, se dovesse accoglierne due, risolverebbe i problemi di viabilità sul ponte».

«Sul nodo del ponte», prosegue, «ragioniamo anche sullo spostamento del cinema Cristallo in golena per modificare la viabilità e avere nuovi parcheggi». Poi c’è la questione della viabilità esterna alla città. «La grande viabilità di raccordo esterno prevede il cavalcavia sulla statale 14 a Calvecchia», precisa, «e con la porta nord, avremo la bretella collegata alla strada lungo il canale navigabile che sarà ristretto per garantire una strada allargata con il progetto del consorzio di bonifica». «Per il terzo ponte», conclude il sindaco uscente, «lavoriamo per garantire altre due corsie al traffico veicolare nei lavori di rifacimento del ponte ferroviario da parte di Rfi. Una soluzione veloce ed efficace per garantire questo nuovo attraversamento per i veicoli».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia