Ecco le finte ispettrici che truffano gli anziani: prese
DOLO. Studiano per bene la zona e individuano i più deboli, i più soli, i più indifesi. Si accaniscono su di loro con la promessa di un aumento di pensione, di uno sgravio sul ticket sanitario, di un controllo sul libretto dei risparmi. Il filone è sempre quello odioso delle truffe e dei furti agli anziani.
Dopo gli appelli e la campagna condotta anche a livello nazionale, l’Arma torna su questo terreno raccontando con orgoglio l’arresto di due ladre che come avvoltoi si accanivano su persone dagli ottanta in su. Sono due nomadi del campo di Vicenza, si chiamano Cinzia Degli Innocenti, 47 anni e Anna Dori, 52 anni. Gli investigatori diramano le loro foto con un appello: «Se qualcuno le riconosce ci informi».
Dopo mesi di accertamenti i carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco sono riusciti a fermare le due donne, finite inevitabilmente nella lista delle ladre seriali. I militari della stazione di Legnaro, con l’esperienza maturata in trent’anni di “strada” dal loro comandante Giovanni Soldano, sono riusciti a mappare tutte le loro scorribande. Curtarolo, 31 gennaio, ottantenne derubata da finte addette del servizio sanitario; Mestrino, 20 febbraio, 1.200 euro rubati a un pensionato di 89 anni, dopo essersi finte impiegate della Regione; Granze, 21 marzo, 50 euro scuciti a una donna di 78 anni, raggirata con la promessa di un accertamento dell’Usl; Terrassa Padovana, 28 marzo, borsello rubato a un ottantaduenne, al quale le due donne si erano presentate come incaricate dell’Inps; Dolo, 29 settembre, 50 euro rubati a un settantottenne sempre con l’inganno delle addette Inps; Monselice, 2 ottobre, 50 euro e documenti rubati a una donna di 92 anni, ingannata da due presunte impiegate del Comune.
Le indagini sono partite dalla targa di un’auto. Una Bmw X3 con cui Anna Dori e Cinzia Degli Innocenti si muovevano da un capo all’altro della provincia. Le telecamere di videosorveglianza di un comune del Piovese hanno immortalato la targa e da quella i carabinieri sono riusciti a risalire a tutte le malefatte.
«Nessuno delegato dell’Inps verrà mai a casa vostra» sottolineano i carabinieri, «Non aprite mai agli sconosciuti e, nel dubbio, chiamate il 112».
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