Ecco il sigillo informatico per il vetro di Murano
MURANO. Un compleanno festeggiato in grande con i Maestri Vetrai che hanno segnato la storia di Murano e diffuso la fama di Venezia nel mondo. Ieri la Vetreria Nuova Venier ha celebrato nella loro sede di Murano 40 anni di attività, invitando i più grandi maestri muranesi del calibro di Walter Furlan, Gino Rosin, Luca Vidal, i fratelli Signoretto e Tino Rossi, maestro vetraio dell'azienda diretta dalla famiglia Laggia (nonno Enzo, padre Marino e il futuro responsabile Nicola, deciso a far tornare Murano ai tempi d'oro). Per questa occasione si è lanciato il “sigillo informatico” che verrà per la prima volta applicato ai lampadari veneziani realizzati in vetro di Murano dalla Nuova Venier, dando il via a una nuova era più vicina al mondo contemporaneo che ormai si muove per metà nel virtuale. Si tratta di un sistema tecnologico di tutela e garanzia del manufatto che permette di conoscere la storia del prodotto grazie a uno smartphone o a un tablet che, puntati su un codice, inviano a un link con le caratteristiche. Un'innovazione preziosa, costata 300 mila euro alla società con sede a Mestre che lo ha proposto, la Logix, e 90 mila dati dal Comune (45 mila a fondo perduto e 45 mila mila con credito agevolato) con il bando VeniceLabel bandito all'interno del Bando Bersani.
In origine tale sigillo era stato usato solo nel settore agroalimentare, nello specifico nel settore dei molluschi, ma la Logix ha proposto una sperimentazione nel settore artigianale, pensando a un elemento che sottolineasse la qualità unica della tradizione del vetro. Per realizzarlo sono stati coinvolti molti enti, tra i quali Ca' Foscari, la Stazione Sperimentale del Vetro di Murano e il Cnr con il professore Giampietro Ravagnan.
Al cocktail erano presenti diverse autorità a partire dal senatore Giancarlo Galan. Presente inoltre l'assessore alla mobilità Ugo Bergamo, s e molti altri che hanno ricordato le storie di vita degli anziani maestri. Quasi tutti i maestri vetrai hanno iniziato per dovere a 11 anni per aiutare a sfamare la famiglia e poi si sono distinti per talento.
Con il sigillo si spera che il Made in Murano si faccia spazio nel mondo. Oggi infatti non ci sono più acquirenti europei. Gli unici a comprare i meravigliosi lampadari sono russi, arabi, indiani e americani. Per i veneziani e italiani non resta che guardarli e pensare alla ricchezza della tradizione.
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